Obesità: resistenza a insulina del tessuto adiposo è più grave negli uomini


Negli obesi la resistenza all’insulina del tessuto adiposo è più grave negli uomini, il che potrebbe in parte spiegare perché il diabete di tipo 2 è più comune nel sesso maschile

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Nelle persone con obesità la resistenza all’insulina del tessuto adiposo è più grave negli uomini che nelle donne, il che potrebbe in parte spiegare perché il diabete di tipo 2 è più comune nel sesso maschile, hanno concluso gli autori di una ricerca presentata all’edizione 2024 dello European Congress on Obesity (ECO) e pubblicata sull’International Journal of Obesity.

Vi sono ampie evidenze che gli uomini sono più inclini delle donne a sviluppare il diabete di tipo 2 in età più giovane e con livelli inferiori di massa grassa. Questo dimorfismo sessuale può essere spiegato da molti fattori, ma le differenze tra uomini e donne nell’azione dell’insulina potrebbero essere di grande importanza perché la resistenza all’insulina è fondamentale per lo sviluppo del diabete. Infatti si osserva frequentemente che il muscolo scheletrico e il fegato sono più sensibili all’insulina nelle donne rispetto agli uomini. Non è tuttavia noto se anche il tessuto adiposo sia coinvolto nelle differenze sessuali, motivo per il quale è stato oggetto di questo studio, hanno premesso i ricercatori.

Il tessuto adiposo è l’organo principale per l’immagazzinamento dell’energia. In presenza di un eccesso energetico l’insulina riduce la scomposizione dei trigliceridi (lipolisi) e il rilascio di acidi grassi liberi nel sangue, aumentando lo stoccaggio di energia sotto forma di trigliceridi (lipogenesi) nelle cellule adipose.

«Nella resistenza all’insulina le cellule adipose sono meno sensibili all’ormone ed entrambi questi processi risultano compromessi, con una possibile maggiore circolazione di grasso nel sangue che aumenta il rischio di diabete di tipo 2» ha spiegato il relatore e autore senior dello studio Daniel Andersson, del Dipartimento di Endocrinologia, Ospedale Universitario Karolinska Huddinge, Stoccolma, Svezia. «Se la resistenza all’insulina delle cellule adipose è più pronunciata o grave negli uomini rispetto alle donne, questo potrebbe aiutare a spiegare la differente frequenza della malattia metabolica nei due sessi».

Gli uomini hanno una maggiore resistenza all’insulina del tessuto adiposo
Per approfondire questo aspetto, i ricercatori hanno misurato l’indice di resistenza all’insulina adiposa (AdipolR, una misura della sensibilità all’insulina delle cellule adipose, dove valori più alti indicano una maggiore resistenza all’insulina) in 2.344 donne e 787 uomini (età media 44 anni, BMI 35 kg/m2).

Gli uomini avevano valori di AdipoIR più alti rispetto alle donne (p<0,0001), ma solo in presenza di obesità (BMI di almeno 30), e indipendentemente dal fatto che fossero fisicamente attivi o sedentari, con o senza malattie cardiometaboliche e fumatori o meno.

In un sottogruppo di 259 donne e 54 uomini con obesità sono state prelevate biopsie dal tessuto adiposo per analizzare l’effetto dell’insulina sulle cellule adipose isolate. Sono emerse chiare differenze tra i sessi: negli uomini era necessaria una concentrazione di insulina 10 volte maggiore rispetto alle donne per bloccare la scomposizione dei trigliceridi in acidi grassi, con un blocco inoltre meno efficace. Tuttavia la capacità di immagazzinamento delle cellule adipose era simile per entrambi i sessi.

Ridotta capacità dell’insulina di bloccare la scomposizione degli acidi grassi negli uomini
«Nelle persone obese si ha spesso un eccesso di energia disponibile nell’organismo e l’insulina dovrebbe ridurre il rilascio di acidi grassi e aumentare l’immagazzinamento di lipidi nel tessuto adiposo per ridurre gli acidi grassi liberi circolanti nel sangue» ha spiegato il relatore. «Esaminando le differenze tra i sessi abbiamo scoperto che gli uomini che convivevano con l’obesità avevano una maggiore resistenza adiposa all’insulina e livelli più elevati di acidi grassi liberi nel sangue».

«Le differenze osservate tra uomini e donne erano legate principalmente alla ridotta capacità dell’insulina di bloccare la scomposizione degli acidi grassi nelle cellule adipose degli uomini piuttosto che alle differenze sessuali nella capacità di stoccaggio» ha aggiunto. «Gli acidi grassi nel flusso sanguigno hanno effetti sul fegato, sui muscoli e sul pancreas e potrebbero portare a un’ulteriore resistenza locale all’insulina in questi organi, creando un circolo vizioso che, nel tempo, potrebbe portare allo sviluppo del diabete di tipo 2».

In sintesi, nell’obesità la resistenza adiposa all’insulina è più evidente negli uomini che nelle donne e potrebbe in parte spiegare perché il diabete di tipo 2 è più comune nel sesso maschile. Questo fatto è selettivo per l’effetto antilipolitico dell’ormone nelle cellule adipose e può, almeno in parte, essere collegato alla via canonica di segnalazione dell’insulina, in particolare l’insulin receptor substrate 1 (IRS-1), e all’aumento della velocità basale della lipolisi.

Referenze

Arner P, Andersson DP. Adipose Cellularity Predicts Long Term Weight Changes. Oral presentation at the European Congress on Obesity (ECO 2024)

Arner A et al. Sex differences in adipose insulin resistance are linked to obesity, lipolysis and insulin receptor substrate 1. Int J Obes. 2024 Mar 15. 
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