A Piacenza XNL Aperto, progetto diffuso di arte contemporanea


A Piacenza la terza edizione di XNL Aperto, progetto diffuso di arte contemporanea, il quarto e ultimo capitolo del progetto espositivo Sul Guardare

xnl arte

Dal 14 settembre 2024, con l’inaugurazione della terza edizione del progetto diffuso di arte contemporanea XNL Aperto, l’istituzione XNL Piacenza – centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano dà l’avvio al programma autunnale della sua sezione Arte, diretta da Paola Nicolin.

Il 14 e il 15 settembre, nei giorni di inaugurazione di XNL Aperto, musei e gallerie fondatrici, insieme a spazi e attori culturali coinvolti per la prima volta, aprono le porte con l’intenzione di invitare alla scoperta del patrimonio cittadino e del territorio, attraverso l’esperienza artistica.

In linea con le precedenti edizioni, la manifestazione comprende l’apertura dei principali progetti autunnali della sezione Arte di XNL Piacenza: Sul Guardare Atto IV – Valentina Furian, quarto capitolo della rassegna dedicata alla rilettura del patrimonio artistico del territorio attraverso opere di artisti contemporanei, e Out of the Grid. Italian zine 1978–2006. Post–movimento pre–internet3.0, una mostra sulle fanzine ispirata all’omonima pubblicazione di Dafne Boggeri.

La terza edizione di XNL Aperto – che nel primo biennio ha coinvolto venti tra musei, gallerie e spazi indipendenti, un premio internazionale biennale, dieci tra studi d’artista e archivi, e ha realizzato una ricognizione delle strutture ricettive del territorio – conferma la sua collaborazione con un sempre più ricco consorzio di professionisti interessati a valorizzare in una cornice istituzionale, con eventi, aperture straordinarie, interventi nello spazio pubblico e laboratori collettivi, la relazione tra territorio e patrimonio culturale. L’edizione 2024 vede una diffusione ancor più capillare sul territorio, che coinvolge aree cittadine più vaste, incluse nel circuito di produzione e valorizzazione e in progetti speciali.

La grafica della manifestazione, firmata per il terzo anno dallo studio Propp, dopo una prima edizione sotto il segno della lupa e la seconda con l’ape, ha elaborato l’identità del progetto partendo da uno degli animali simbolo della città, il cavallo, emblema di Piacenza grazie alle due statue equestri in bronzo nella piazza principale. Un animale simbolo di potere e sottomissione, sublime e volitivo, termine di riferimento di infinite rappresentazioni artistiche attraverso i secoli e le arti, tra mito, moda e immagine.

Come quarto e ultimo atto del progetto espositivo dedicato alla rilettura del patrimonio artistico della città, ispirato all’omonima serie tv di John Berger del 1971 per la BBC, con Sul Guardare Atto IV – Valentina Furian, a cura di Paola Nicolin, XNL Arte accoglie la prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Valentina Furian (Venezia, 1989).

Il suo progetto parte dalla recente opera video Centauro (2024), realizzata grazie a residenze e collaborazioni istituzionali sviluppate dall’artista (Fundación PROA Buenos Aires e Gamec Bergamo nell’ ambito di ON AIR Argentina Italy Residency Program) in più di un anno di ricerca e presentata in occasione della nona edizione di Biennale Gherdëina attulalmente in corso.

In linea con la pratica di XNL, Centauro si trasforma in un’opera-mostra concepita per gli spazi dell’istituzione: una video installazione animata da una serie di indizi, tra scultura, disegno e performance, che integrano e sviluppano in un’inedita cornice narrativa un viaggio cominciato dalle sculture equestri del Mochi in Piazza Cavalli a Piacenza, una ricerca sulle forme di potere nel rapporto tra essere animale e umano, tra preda e predatore. Il progetto Sul Guardaresi apre così al tema dell’opera nello spazio pubblico, instaurando anche un dialogo a distanza con i Musei Civici di Palazzo Farnese.

Dopo Massimo Grimaldi con la Galleria d’arte Moderna Ricci Oddi, Berlinde de Bruyckere, Carol Rama e Andrea Sala con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, Valentina Furian completa la rosa di protagonisti invitati a confrontarsi con il patrimonio artistico di Piacenza.

L’esposizione Out of the Grid. Italian zine 1978–2006. Post–movimento pre–internet3.0 è un progetto tratto dall’omonima pubblicazione edita da Les presses du réel (2023) dedicata alla scena delle autoproduzioni editoriali italiane dopo l’esperienza dell’editoria underground di movimento e prima dell’evoluzione tentacolare dell’algoritmo.

Out of the Grid prende corpo da una ricerca dell’artista Dafne Boggeri, realizzata in collaborazione con Sara Serighelli e con Ilenia Arosio, Marta Zanoni, Leonardo Caldana e Maddalena Manera, nata dal desiderio di dare visibilità a quei movimenti autonomi che nascono su carta e spesso esondano su altri medium: da un francobollo a un messaggio sulla segreteria telefonica, dalla radio al fax, dai floppy disk a vinili, nastri magnetici, CD, VHS o fiancate dei vagoni del treno, sino al digitale e al mondo dei blog. La mostra ricostruisce alcuni aspetti del libro per farli risuonare nell’attualità, amplificando la sua analisi che, oltre alle 100 schede dedicate alle fanzine e alla riproduzione di copertine e pagine interne, comprende alcune conversazioni dedicate a vari aspetti del tema e al contesto delle autoproduzioni, come quelle che vedono protagonist3 lo scrittore musicale Stefano Gilardino e il giornalista punk Glezös, la critica e curatrice Fabiola Naldi e il collezionista di zine hip hop Pietro Rivasi, Giulia Vallicelli ‘archivio vivente riot/queercore’ di Compulsive Archive intervistata da Dafne Boggeri, o l’artista e gallerista Gino Gianuizzi in dialogo con la critica e curatrice Lorenza Pignatti.

Un programma di tre incontri pubblici gratuiti affiancherà la mostra.

Out of the Grid è realizzata in collaborazione con SPRINT e le associazioni non profit O’ e GALATTICA.

Il programma Arte di XNL è promosso da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio.