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Netanyahu a casa di Trump che lancia una frecciata a Kamala Harris

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Netanyahu ha proseguito il suo viaggio negli Usa con un faccia a faccia con Donald Trump e si è recato nella residenza del candidato repubblicano a Mar-a-Lago

Dopo l’incontro con Joe Biden e quello con Kamala Harris, Netanyahu ha proseguito il suo viaggio negli Usa con un faccia a faccia con Donald Trump. Il primo ministro, in compagnia della moglie Sara, si è recato nella residenza del candidato repubblicano a Mar-a-Lago.

Occasione non sprecata dall’ex presidente per lanciare una frecciata a Kamala Harris. “Le sue parole sono irrispettose di Israele. In realtà, non so come una persona ebrea possa votarla, ma questo dipende da loro”, ha detto riferendosi alle frasi della candidata dem sulla sofferenza di Gaza e sulle modalità di difesa di Israele. “Abbiamo persone incompetenti a gestire il nostro Paese”, ha aggiunto. E spiegato che, secondo lui, “nessun presidente ha fatto quello che ho fatto io per Israele”. D’altronde, Trump ha anche accusato Harris di antisemitismo: “Non le piacciono gli ebrei. Non le piace Israele. È così e sarà sempre così. Non cambierà”.

La soluzione per i problemi in Medio Oriente è solo una per Trump: “Se vinciamo, sarà molto semplice. Tutto si sistemerà, e molto in fretta. Se non lo facciamo, potrebbero accadere grandi guerre in Medio Oriente e forse una Terza guerra mondiale”. E sugli ostaggi, Trump ha spiegato: “Non è una situazione accettabile, devono essere riconsegnati immediatamente”.

Netanyahu, come testimonia uno scatto condiviso su X dallo stesso primo ministro, ha poi regalato all’ex presidente americano Donald Trump un cappello blu riportante la scritta “Vittoria totale”. Un riferimento alla ”vittoria totale” che il leader vuole ottenere su Hamas nella Striscia di Gaza.

A ROMA I NEGOZIATI PER IL CESSATE IL FUOCO

Sulla questione, però, Netanyahu ha dichiarato: “Spero che troveremo un accordo”. Sul destino degli ostaggi “il tempo ce lo dirà”. Il primo ministro israeliano ha, inoltre, confermato che invierà un team di negoziatori a Roma per i colloqui sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi.

L’incontro è previsto per questi giorni. Ieri il portale Walla – citando fonti israeliane e Usa – aveva riferito che il capo del Mossad David Barnea incontrerà domenica nella Capitale il direttore della Cia Burns, il premier del Qatar bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana Kamal.

Siamo certamente ansiosi di avere un accordo e ci stiamo lavorando. C’è stato qualche movimento dopo la nostra pressione militare. Spero che ci saranno sufficienti movimenti per concludere un accordo”, ha concluso.

Intanto, l’Onu ha continuato a ribadire la richiesta di una tregua Olimpica, come già auspicato da Papa Francesco nei giorni scorsi.

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