Un missile lanciato da Hezbollah si è abbattuto ieri su un campo da calcio del villaggio druso di Majdal Shams, nel Golan a Nord di Israele: 12 bambini morti
Un missile lanciato dal sud del Libano ha colpito ieri un campo da calcio nella cittadina drusa di Majdal Shams, nelle alture del Golan, territorio a nord di Israele. I morti sono 12, tutti minorenni, bambini e ragazzini tra i 10 e i 16 anni che quando è piovuto il missile stavano giocando. Ci sono anche una trentina di feriti. Condanna unanime, a livello internazionale, per Hezbollah, che avrebbe prima rivendicato l’azione e poi preso le distanze, negando ogni coinvolgimento.
ISRAELE RISPONDE ATTACCANDO IL LIBANO
Majdal Shams è una cittadina di 11 mila abitanti a maggioranza drusa e fa parte di un territorio, quello delle alture del Golan, che Israele ha annesso nel 1967. Quello di ieri è stato l’attacco più grave subito da Israele dal 7 ottobre 2023, il giorno in cui Hamas ha ucciso e rapito centinaia di persone in territorio israeliano, sconvolgendo il mondo e dando il via all’invasione di Israeliana della Striscia di Gaza e alla terribile guerra che ha totalizzato decine di migliaia di vittime tra i palestinesi. E ora questo attacco rischia di ampliare esponenzialmente i confini del conflitto. Nella notte, Israele avrebbe infatti già dato il via ad attacchi contro sette località del Libano.
ISRAELE: “HEZBOLLAH DIETRO QUESTO ATTACCO”
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha scritto ieri su X: “L’incidente avvenuto oggi è il più grave per cittadini innocenti, 11 bambini uccisi, un disastro nazionale che si è abbattuto sullo Stato di Israele. Hezbollah è dietro questo disastro ed è responsabile delle sue conseguenze”. Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha detto invece: “Hezbollah ha superato tutte le linee rosse, stiamo affrontando una guerra totale”. “Il mondo non può stare in silenzio mente Hezbollah uccide bambini che giocano a calcio“.
Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha usato parole durissime: “Hezbollah pagherà un prezzo più alto di quanto abbia mai pagato” per l’attacco a Majdal Shams: Netanyahu lo avrebbe detto durante una telefonata fatta allo sceicco Mwafak Tarif, leader spirituale della comunità drusa in Israele, assicurando che ci sarà una risposta all’attacco.
BORRELL CHIEDE UN’INDAGINE INDIPENDENTE
Il capo della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha condannato il “bagno di sangue” avvenuto sulle alture del Golan. Ha chiesto inoltre l’apertura di un’indagine indipendente. “Immagini scioccanti dal campo di calcio nella città drusa di Majdal Shams. Condanno fermamente questo bagno di sangue. Abbiamo bisogno di un’indagine internazionale indipendente su questo inaccettabile incidente. Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione e a evitare ulteriori escalation”, ha dichiarato Borrell in un post su X.
Dal Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca è arrivata questa dichiarazione: “Gli Stati Uniti continueranno a sostenere gli sforzi per porre fine a questi terribili attacchi lungo la Linea Blu, che deve essere una priorità assoluta. Il nostro sostegno alla sicurezza di Israele è ferreo e incrollabile contro tutti i gruppi terroristici sostenuti dall’Iran, tra cui l’Hezbollah libanese”.
(Foto Hassan Shams su X)