I misteri dei giganti di Mont’e Prama al centro della puntata del programma “Italia. Viaggio nella bellezza” stasera su Rai Storia
A partire dai primi anni Settanta la zona archeologica di Mont’e Prama, nella penisola del Sinis, nell’Oristanese, ha cominciato a restituire importanti reperti di una fase tarda della civiltà nuragica, intorno a 3000 anni fa. In particolare, si tratta di decine e decine di statue a tutto tondo, le prime, nel contesto del Mediterraneo occidentale, che raffigurano uomini in armi, all’interno di una speciale necropoli apparentemente dedicata alla sepoltura di antichi guerrieri. Sculture fortemente iconiche, di grande impatto identitario, subito affettuosamente soprannominate “giganti di Mont’e Prama”.
Ma cosa rappresentano le statue? Che rapporto hanno con i defunti sepolti sotto di esse? Chi erano, e se sono morti tutti nello stesso momento, che cosa ha provocato la loro fine? E ancora, perché il luogo sembra essere stato oggetto di un irruente atto di iconoclastia?
A queste, e ad altre domande, prova a rispondere “I misteri dei giganti di Mont’e Prama”, in onda lunedì 29 luglio alle 21.10 su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella Bellezza”, che è anche un’esplorazione del territorio incontaminato del Sinis, delle sue bellezze naturali e della vicina città perduta di Tharros. Lo speciale ospita anche le interviste agli archeologi responsabili degli scavi, Alessandro Usai e Maura Vargiu, e a studiosi come Momo Zucca e Anna Chiara Fariselli. Propone, inoltre, una testimonianza dello scrittore Flavio Soriga.