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Alopecia areata: speranze con il farmaco sperimentale EQ101

alopecia areata

Nei pazienti con alopecia areata, il farmaco sperimentale EQ101 che inibisce tre interleuchine ha mostrato risultati incoraggianti di sicurezza ed efficacia

Nei pazienti con alopecia areata, il farmaco sperimentale EQ101 che inibisce tre interleuchine ha mostrato risultati incoraggianti di sicurezza ed efficacia in uno studio di fase II proof-of-concept, secondo quanto comunicato da Equillium, la compagnia biotecnologica che sta sviluppando il farmaco.

L’alopecia areata è una malattia autoimmune infiammatoria non cicatriziale che provoca la caduta dei capelli e che si verifica quando il sistema immunitario attacca i follicoli piliferi su qualsiasi area del corpo ricoperta di peli, più frequentemente sulla testa e sul viso. La sua incidenza nel corso della vita è stimata intorno al 2% a livello globale e riguarda uomini e donne di tutti i gruppi razziali ed etnici. Ha una prevalenza maggiore nei bambini e negli adolescenti, con il 40% dei casi che si verificano prima dei 20 anni e l’80% prima dei 40 anni.

La malattia è associata ad altri disturbi immunomediati o autoimmuni come tiroidite, vitiligine e malattie atopiche. Circa il 50% dei pazienti presenta una malattia cronica recidivante e remittente che persiste per più di 12 mesi e circa il 10%-35% alla fine va incontro alla completa perdita dei capelli (alopecia totalis, o AT) o alla perdita completa sia dei capelli che dei peli (alopecia universalis, o AU). L’alopecia areata ha un carico psicosociale significativo che può avere un impatto molto negativo sulla qualità della vita correlata alla salute e che è stato associato a depressione e ansia.

Attualmente esistono opzioni terapeutiche limitate e pochi paesi hanno approvato farmaci per il trattamento dell’alopecia areata. EQ101 è un nuovo inibitore multi-citochina con un meccanismo d’azione mirato contro le interleuchine (IL)-2, IL-9 e IL-15, fattori chiave delle cellule T patogene implicate nell’alopecia areata che possono fornire un approccio selettivo e potente al trattamento della malattia.

Uno studio di fase II e proof-of-concept 
Lo studio di fase II multicentrico, in aperto e proof-of-concept, è stato condotto su 36 adulti di età compresa tra 18 e 60 anni con un punteggio SALT (Severity of Alopecia Tool) medio al basale di 76, almeno il 35% di perdita di capelli dovuta ad alopecia areata moderata/grave e un episodio di perdita di capelli in corso da almeno 6 mesi ma da non più di 7 anni.

I partecipanti hanno ricevuto EQ101 per via endovenosa una volta alla settimana per 24 settimane a una dose di 2 mg/kg, dopo le quali sono stati seguiti per altre quattro settimane. L’obiettivo primario dello studio era valutare il profilo di sicurezza e la tollerabilità di EQ101, mentre quelli secondari includevano la valutazione dell’efficacia del farmaco, delle proprietà farmacocinetiche/farmacodinamiche e la valutazione dei cambiamenti nei biomarcatori.

Favorevole profilo di sicurezza ed efficacia
I risultati dello studio hanno dimostrato un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole senza eventi avversi gravi e miglioramenti nei punteggi SALT superiori ai tassi di risposta al placebo storicamente bassi pubblicati.

Hanno interrotto anticipatamente lo studio 11 pazienti, solo in 5 casi per via degli eventi avversi. Durante le 24 settimane di trattamento e le 4 settimane di follow-up, EQ101 è stato ben tollerato senza effetti collaterali gravi e senza alterazioni degne di nota nei parametri di laboratorio (coagulazione, ematologia, analisi chimiche, funzionalità epatica, analisi delle urine, colesterolo), elettrocardiogramma, segni vitali o risultati dell’esame fisico. La maggior parte (98,9%) degli eventi avversi era di grado 1 o 2, prevalentemente infezioni del tratto respiratorio superiore, mal di testa e fatigue. I due eventi di grado 3 (1,1%) in due soggetti considerati correlati al trattamento sono stati un caso di linfocitopenia transitoria e fatigue.

Dei 25 partecipanti che hanno completato le 24 settimane di trattamento (SALT al basale da 35 a 100), il 20% ha raggiunto un punteggio SALT ≤ 20 entro la settimana 24. Dei soggetti con alopecia da moderata a grave al basale (punteggio SALT da 35 a < 95, n=17) che hanno completato le 24 settimane di trattamento, il 29% ha raggiunto un punteggio SALT ≤ 20 e un miglioramento medio del SALT rispetto al basale del 18%.

«I risultati di questo studio proof-of-concept in pazienti con alopecia areata sono molto convincenti» ha affermato il ricercatore principale Rodney Sinclair della Sinclair Dermatology di Melbourne, Victoria, Australia. «I tassi di miglioramento con il placebo in questa indicazione in tutti gli studi sono stati costantemente bassi, e generalmente meno del 10% dei pazienti raggiunge un punteggio SALT ≤ 20. Il fatto che abbiano raggiunto questo risultato il 20% di tutti i pazienti che hanno completato lo studio e il 29% di quelli con malattia moderata e grave è un segno molto incoraggiante dell’attività del farmaco».

«Dal momento che attualmente i JAK inibitori sono le uniche terapie approvate per il trattamento dell’alopecia areata, permane un significativo bisogno insoddisfatto di nuovi meccanismi farmacologici che siano efficaci e ben tollerati, e l’attività multi-citochina mirata di EQ101 rappresenta un approccio promettente» ha aggiunto.

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