In libreria “La morte è un gioco di prestigio” di Tom Mead


Tom Mead ci regala un mistero avvincente ed elegante, costruito con straordinario ingegno e qualche trucco di magia

tom mead

Londra, 1936. In una tipica serata di pioggia il famoso psichiatra Anselm Rees viene trovato morto nel suo studio, assassinato. La finestra è sigillata e la porta chiusa dall’interno. Non ci sono indizi né tracce dell’arma del delitto e, stando alle circostanze, è impossibile che l’assassino sia fuggito senza essere visto. Eppure…

Per trovare la chiave di volta di quest’indagine a prima vista paradossale, l’ispettore Flint convoca un alleato d’eccezione: Joseph Spector, suo amico ed ex prestigiatore in pensione. Chi meglio di un esperto illusionista può scovare un assassino dileguatosi come per magia? Hanno così inizio le indagini sui pazienti di Rees: un violinista tormentato da incubi ricorrenti; un’attrice cleptomane; e uno scrittore che soffre di inquietanti amnesie. Mentre gli interrogatori portano a galla segreti dal passato, cresce la lista dei sospettati e dei moventi. Un furto inspiegabile e un secondo omicidio, stavolta in un ascensore teoricamente impenetrabile, danno a Flint e Spector la certezza che dietro a quest’ondata di crimini assurdi ci sia la stessa mano.

In omaggio ai grandi maestri del giallo e ai classici enigmi della camera chiusa, Tom Mead ci regala un mistero avvincente ed elegante, costruito con straordinario ingegno e qualche trucco di magia.