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Scontri e violenze in strada: Venezuela sull’orlo della guerra civile

Allarme UNICEF per il Venezuela: aiuti per 350mila bambini e donne, i casi di morbillo sono aumentati da 727 nel 2017 a 5.525 nel 2018

L’opposizione ha rifiutato i risultati delle elezioni in Venezuela che hanno confermato Maduro: si registrano scontri e violenze in strada

Il Venezuela è sull’orlo di una guerra civile. Con l’ufficialità della conferma di Nicolás Maduro a Presidente della Repubblica, sono scoppiate le proteste di diverse città del Paese. Un primo bilancio parla di almeno 2 morti e circa 40 arresti.

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Cittadini e cittadine scese in strada per manifestare dissenso nei confronti dell’esito del voto, che le opposizioni – e anche diversi Paesi nel mondo, compreso l’Italia – ritengono sia dubbio o chiaramente manipolato. Sul web rimbalzano video di violenti scontri con la polizia, mentre l’incertezza circonda i risultati tra le accuse di frode elettorale.

Nonostante Maduro sia stato formalmente nominato vincitore dall’organo elettorale del paese – composto dagli alleati del presidente – l’opposizione ha rifiutato i risultati e altri leader latinoamericani si sono rifiutati di riconoscere la sua vittoria.

Il procuratore generale Tarek William Saab ha avviato un’indagine contro tre esponenti dell’opposizione – Lester Toledo, Leopoldo Lopez e Maria Corina Machado  ritenendoli responsabili di un presunto attacco hacker contro il CNE partito dalla Macedonia del Nord e volto a manipolare il risultato del voto elettronico. Azione che avrebbe causato il ritardo nella pubblicazione dei risultati finali.

INTERROTTE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON PAESI CHE NON HANNO RICONOSCIUTO LA VITTORIA

Intanto il governo venezuelano di Maduro ha annunciato ufficialmente di aver rotto le relazioni diplomatiche con Argentina, Cile, Costa Rica, Perù, Panama e Repubblica Dominicana e Uruguay. La decisione del governo di Maduro segue il comunicato congiunto di questa mattina, in cui gli stati auspicavano che il risultato elettorale rispettasse la volontà popolare espressa dal popolo venezuelano nelle urne, garantendo trasparenza nel conteggio dei voti.

I PAESI CHE SI SONO CONGRATULATI

Attualmente gli Stati che si sono congratulati con Nicolás Maduro per la sua vittoria, riconoscendo quindi il risultato elettorale, sono: Cina, Russia, Serbia, Iran, Guinea-Bissau, Cuba, Nicaragua, Honduras Bolivia.

 

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