Ferrara su Minecraft: la città è digitale e giocabile sul celebre videogame


Ferrara approda su Minecraft grazie alla tesi di laurea di uno studente dell’Unife: da oggi infatti è visitabile (e giocabile), anche sul celebre videogioco

ferrara su minecraft

Il Castello Estense con la sua piazza, la cattedrale, il Teatro comunale… tutta Ferrara ‘ricostruita’ con gli inconfondibili mattoncini digitali. Così la città estense approda su Minecraft grazie alla tesi di laurea di uno studente dell’Unife: da oggi infatti è visitabile (e giocabile), anche sul celebre videogioco che negli anni ha raccolto a livello mondiale una numerosissima base di fan di tutte le età. La versione ‘gaming’ della città è stata creata da Daniele Celestino, che ne ha fatto la sua tesi di laurea conseguita il 17 luglio scorso in Scienze della Comunicazione proprio all’Università di Ferrara. Ventitré anni, nato a Milano, di origini calabresi, ha impiegato circa quattro mesi solo per lo sviluppo grafico, e oltre sei mesi per dare forma alla sua tesi, con il supporto del docente relatore Michele Bonazzi.

“Collaboro con Minecraft da cinque anni, ma è da quando avevo 14 anni che lo conosco, da giocatore appassionato- racconta l’ideatore- era stata ricreata Firenze, ancora prima della pandemia, grazie a un progetto del Museo Novecento, e mi era sembrata una bellissima idea. Perché non fare qualcosa anche per la città in cui vivo da più di quattro anni? Mi sembrava un bel modo per omaggiare Ferrara e per sponsorizzare il suo patrimonio artistico e culturale, soprattutto tra i più giovani. Ho unito le due cose e ho strutturato di conseguenza la mia tesi”.
Per scovare Ferrara su Minecraft bisogna scaricare il mondo di gioco e il pacchetto risorse collegati alla città estense, in modo da poterla riprodurre fedelmente, anche nei colori.

“La cosa che più mi attira di questo gioco è che parla a tutti, in modo semplice e giocoso, ed è utilizzato soprattutto dai giovanissimi, essendo nato come gioco per bambini”, aggiunge il neolaureato, ricordando come sia utilizzato anche nelle scuole come strumento per insegnare storia e geografia, “perché possono essere ricreati qualsiasi epoca e qualsiasi mondo. Lo usano anche i musei: a Londra, per esempio, è stato ricreato il prima e il dopo il grande incendio del 1666”. Dopo la tesi, Bonazzi non ha perso tempo: ha infatti già candidato il suo progetto all’Ivipro, l’associazione italiana videogiochi che ogni anno premia la migliore tesi dedicata ai game. E il prossimo desiderio è di portare Ferrara, “finora assente, sul maxi progetto virtuale, collettivo e internazionale ‘Build the earth’, impegnato a ricostruire l’intera Terra in scala 1:1 su Minecraft”.

Intanto, arriva anche il plauso del sindaco Alan Fabbri a Daniele, sia per “aver scelto Ferrara come sede per i suoi studi universitari” che per aver ‘utilizzato’ gli scorci e le bellezze della città. “Il progetto è un chiaro e positivo esempio di come inventiva, studio e passione possano essere un traino importante per far conoscere i luoghi della cultura e dell’arte anche con linguaggi meno convenzionali, arrivando a un pubblico vasto e differente di persone, tra cui moltissimi giovani”, sottolinea il primo cittadino. Il progetto di Ferrara su Minecraft è visitabile all’indirizzo: https://www.planetminecraft.com/project/ferrara-a-minecraft-recreation/