In Turchia il più grande scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti


Ad Ankara, in Turchia, il più grande scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti: l’operazione avrebbe riguardato anche il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich

prigionieri

Ci sarebbe anche il giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, tra i 26 prigionieri che il Cremlino e l’amministrazione Biden hanno deciso di rilasciare a partire: lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti. Lo scambio sarebbe già avvenuto ad Ankara grazie alla mediazione dell’intelligence turca. Novosti cita infatti fonti dei servizi di Ankara. L’operazione, che si profila come la più consistente di sempre, avrebbe riguardato in totale 26 persone detenute in Russia, Stati Uniti, Germania, Polonia, Norvegia e Bielorussia. L’agenzia di stampa russa aggiunge che i cittadini russi in totale sono dieci, “compresi diversi con presunti legami con i servizi di intelligence russa”, oltre a “due minorenni”.

Tra i tre statunitensi, figurano invece il veterano della Marina americana Paul Whelan e il giornalista radiofonico con doppia nazionalità russa e americana Alsu Kurmasheva. La notizia viene riportata anche dall’emittente britannica Bbc, secondo cui però i prigionieri “scambiati” sarebbero solo 24. Oltre a confermare il rilascio di Gershkovich, condannato proprio nei giorni scorsi a scontare 16 anni nelle carceri russe per spionaggio, la Bbc sostiene che ci sia anche l’attivista e oppositore politico Vladimir Kara-Murza, che detiene la doppia nazionalità russo-britannica. Si tratta di una figura di spicco del movimento che in Russia si oppone al governo del presidente Vladimir Putin. Kara-Murza è stato incarcerato per aver espresso parole di condanna contro la guerra in Ucraina.