Incidente con il quad a Zante: il trasporto in Italia di Valerio Bianchi diventa un caso


Un volo privato riporta in Italia Valerio Bianchi, il 22enne di Marino ricoverato in condizioni critiche (è intubato) dallo scorso giovedì dopo un incidente a Zante

valerio bianchi

Non era abbastanza grave? Pastoie burocratiche? Perché è un volo privato a riportare in Italia Valerio Bianchi, il 22enne di Marino ricoverato in gravissime condizioni dallo scorso giovedì all’ospedale Agios Savvas di Atene dopo un incidente con il quad avvenuto a Zante?

“Tutto è pronto per il volo di Stato– fa sapere l’ufficio stampa di Palazzo Chigi contattato dalla Dire- è pronto l’equipaggio, tutto, ma a Palazzo Chigi non è mai arrivata la dichiarazione di trasportabilità di Valerio Bianchi”.

A effettuare i trasporti sanitari è l’Aeronautica militare che viene attivata dall’Ufficio voli di Stato di Palazzo Chigi. I familiari raggiunti dalla Dire in un audiomessaggio fanno sapere che “dopo la visita di ieri eseguita dal neurochirurgo il ragazzo si sarebbe potuto trasportare”.

Mancava un documento ufficiale che lo attestasse? Virale era diventato l’appello della mamma, infermiera che lavora al Policlinico Tor Vergata di Roma, Ilaria De Paolis, che chiedeva aiuto allo Stato e di non essere abbandonata.

Risponde alla Dire mentre è al gate dell’aeroporto e sta per salire a bordo: lei sta tornando con un volo di linea mentre Valerio ancora intubato con un altro privato e speciale attrezzato per le sue condizioni.

“Insieme all’ambasciatore il 2 agosto- ricostruisce la storia- abbiamo presentato istanza per il volo di Stato. Ma c’era scetticismo sui criteri. Non avevamo tempi certi. Valerio era ormai al sesto giorno di intubazione e con febbre, anche per via secondo me, come avevo segnalato, di un accesso venoso femorale che andava cambiato. Non avevamo tempi certi, nè notizie, ci siamo sentiti messi alle strette: l’ospedale di Atene avrebbe dovuto scrivere nero su bianco – questo le viene detto – che non sapevano gestire il caso di Valerio. Quale ospedale lo scriverebbe?”, si domanda Ilaria.

Sarebbe stato questo a bloccare il tutto? Questa dichiarazione o quella ufficiale di aviotrasportabilità? “Possiamo dire- sottolinea ancora Ilaria De Paolis nel racconto- che le cure predisposte ad Atene siano le stesse che garantirebbe un Policlinico Gemelli o Tor Vergata dove ora andrà Valerio?”.

LA DECISIONE

Intanto all’ospedale di Atene lo specialista del maxillo-facciale era in ferie e i giorni senza notizie certe iniziavano a diventare tanti.

Non ha da recriminare nulla la mamma di Bianchi, ringrazia tutti, l’ambasciata, ma ha dovuto prendere una decisione: suo figlio poteva essere seguito da una “sanità eccellente come quella italiana e diciamolo che è eccellente”, trova la forza di dire. Lì ad Atene “c’era anche il problema grande della comunicazione, potevamo parlare con i medici 1 ora al giorno dalle 14 alle 15 e la mia paura grande era che succedesse qualcosa di irreparabile in questi giorni e l’ospedale di Atene mai avrebbe dichiarato l’incurabilità del caso”, il timore era che qualcosa potesse pregiudicare il futuro delle cure e della guarigione di Valerio.

“Dalla Regione Lazio mi hanno chiamato per un rimborso parziale delle spese per il trasporto aereo (circa 20mila euro). Io ringrazio tutti, qualsiasi mamma avrebbe fatto quello che ho fatto io”, garantisce.

Contattata l’ambasciata italiana ad Atene fa sapere che valuterà un’eventuale dichiarazione sul caso. Valerio Bianchi arriverà a Ciampino questa sera, poi sarà ricoverato in terapia intensiva al Policlinico di Tor Vergata.