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Si fa male per un tuffo in mare: bimbo salvato da paralisi all’ospedale di Lanusei

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Tragedia sfiorata all’Ogliastra, bimbo si frattura le vertebre dopo un tuffo: salvato dalla paralisi dai medici dell’ospedale di Lanusei

“Vi siamo immensamente grati, siete stati degli angeli”. I genitori del piccolo Mathias- è un nome di fantasia- non hanno più parole per ringraziare il personale sanitario dell’ospedale di Lanusei. Un tuffo sfortunato mentre il bimbo giocava nel mare cristallino dell’Ogliastra, stava per trasformare la vacanza di una famiglia tedesca in un dramma. Soltanto la prontezza dei soccorsi e la gestione del piccolo paziente da parte del pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei ha salvato Mathias da una tetraplegia.

L’INCIDENTE

Il fatto è accaduto nei giorni scorsi nella spiaggia di Porto Frailis. Da qualche giorno la famiglia di Mathias si era spostata in Sardegna per passare un periodo di vacanza nelle coste ogliastrine. Qui, dopo un tuffo, il piccolo ha sbattuto il capo contro il fondale: subito è apparsa chiara la gravità della situazione. La macchina degli aiuti è scattata immediatamente e sul posto sono arrivati i volontari del primo soccorso di Bari Sardo. Il piccolo è stato prontamente immobilizzato con un collare e un asse spinale, e trasportato al pronto soccorso di Lanusei, dove sono state effettuate una visita neurologica ed una visita ortopedica. Il piccolo è stato considerato “paziente a rischio”. A questo punto è entrata in gioco la sinergia tra i diversi reparti dell’ospedale, con il pronto soccorso diretto da Oreste Basso che ha avuto un ruolo fondamentale nel salvare dalla paralisi il piccolo Mathias.

Dopo essere stato messo in sicurezza dai medici del pronto soccorso, il bambino è stato portato nel reparto di radiologia, diretto da Roberto Prost, in cui sono state effettuate una radiografia ed una risonanza magnetica: gli esami hanno riscontrato la frattura di tre vertebre cervicali all’altezza del collo. “In questi casi è importante intervenire tempestivamente e senza errori- spiega Basso- in caso contrario, il rischio è che un danno di questa portata possa evolversi in una tetraplegia”. Successivamente i medici del pronto soccorso del presidio ogliastrino hanno preso contatti con la neurochirurgia del Brotzu di Cagliari. Attraverso un sistema per la visualizzazione delle immagini di ultima generazione è stato possibile mostrare l’esito degli esami agli specialisti del nosocomio del capoluogo sardo. Grazie a questo sistema il pronto soccorso ogliastrino ha avuto conferma della corretta gestione del bambino. Dopo un ulteriore confronto tra il personale medico di Lanusei e la chirurgia pediatrica del Brotzu, si è deciso di tenere il paziente nell’ospedale ogliastrino in attesa che dalla Germania arrivasse il medico della compagnia di assicurazione della famiglia, che doveva occuparsi di riportare a casa il piccolo Mathias. Per poter dare la migliore assistenza possibile al paziente è stata allestita una stanza dedicata e attraverso il coordinamento della Direzione delle professioni sanitarie della Asl Ogliastra, diretto da Giuseppe Cannata, è stata organizzata un’équipe di quattro infermiere.

Il piccolo è rimasto per ben cinque giorni nell’ospedale di Lanusei, accudito 24 ore su 24 dal personale sanitario, con il supporto medico del pronto soccorso, fino all’arrivo del rappresentante della compagnia assicurativa tedesca. Successivamente, il bambino è stato trasportato a bordo di un’ambulanza all’aeroporto di Olbia, da dove ha preso un volo per Francoforte. “Ora Mathias sta meglio- rassicura Basso- si trova con i genitori nella sua casa di Brema. In Germania è stata confermata la diagnosi fatta a Lanusei. Il bimbo cammina normalmente e fortunatamente non sente alcun dolore, anche se dovrà tenere il collare ancora per un po’ di tempo”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).

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