Nei pazienti adulti con obesità il trattamento con survodutide ha migliorato i fattori di rischio metabolico secondo nuovi studi
Nei pazienti adulti con obesità il trattamento con survodutide, un duplice agonista sperimentale del recettore del glucagone e del GLP-1, ha migliorato i fattori di rischio metabolico, come mostrato dai risultati di uno studio di fase II presentato allo European Congress on Obesity (ECO) 2024.
Survodutide è in valutazione per il controllo cronico del peso nelle persone che convivono con l’obesità. In uno studio clinico multinazionale di fase II, in doppio cieco, 387 persone di età compresa tra 18 e 75 anni con indice di massa corporea (BMI) ≥27 kg/m² senza diabete sono state randomizzate in rapporto 1:1:1:1:1 a ricevere placebo per via sottocutanea una volta alla settimana o survodutide alle dosi di 0,6, 2,4, 3,6 o 4,8 mg per 46 settimane, comprendenti 20 settimane di aumento della dose seguite da 26 settimane di mantenimento.
Survodutide ha comportato una riduzione media del peso corporeo fino al 18,7% dopo 46 settimane di trattamento (l’endpoint primario). Fino al 40% dei partecipanti sottoposti alle due dosi più alte ha ottenuto una perdita di peso di almeno il 20%, rispetto allo 0% con il placebo. Una perdita di peso corporeo di almeno il 15% è stata conseguita dal 67% dei soggetti trattati con la dose di 4,8 mg rispetto al 4,3% del gruppo placebo.
Riduzioni clinicamente significative di circonferenza della vita e glicemia a digiuno
L’analisi presentata al congresso si è concentrata sull’effetto del farmaco sui parametri metabolici. I ricercatori hanno valutato i cambiamenti nella circonferenza della vita e nella glicemia a digiuno in base ai livelli basali di emoglobina glicata (HbA1c), oltre alle variazioni dello stadio della malattia secondo l’Edmonton Obesity Staging System (EOSS) e il Cardiometabolic Disease Staging (CDMS) system.
Sono stati analizzati i dati di tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno 1 dose del farmaco con dati disponibili per almeno 1 endpoint di efficacia, come il full analysis set (FAS), in base alle dosi ricevute durante il periodo di mantenimento (ovvero il trattamento effettivo) e quelle assegnate alla randomizzazione utilizzando i dati relativi al trattamento.
Nel FAS (n=384) le caratteristiche demografiche e cliniche al basale erano simili tra i gruppi di trattamento: l’età media complessiva era di 49,1 anni, il BMI era 37,1 kg/m² e la circonferenza della vita 113,4 cm, mentre 262 pazienti (68,2%) erano di sesso femminile, 301 (78,4%) erano bianchi, 40 (10,4%) asiatici e 37 (9,6%) neri. Al basale, 251 (65,4%) e 132 (34,4%) pazienti avevano livelli di HbA1c rispettivamente <5,7% (normoglicemia) e di 5,7-6,5% (prediabete).
Il trattamento con survodutide è stato associato a riduzioni della circonferenza della vita fino a 17,1 cm rispetto al basale alla settimana 46, simili indipendentemente dal livello di HbA1c, così come a riduzioni della glicemia a digiuno fino a 13,2 mg/dl (0,73 mmol/l), numericamente superiori nei partecipanti con HbA1c del 5,7–6,5% rispetto quelli con livelli <5,7%. Le riduzioni della circonferenza della vita e della glicemia a digiuno erano simili quando i gruppi di trattamento venivano analizzati in base alle dosi pianificate.
In generale, i soggetti nel gruppo placebo presentavano stadi EOSS e CDMS inferiori al basale, mentre un numero maggiore di pazienti nei gruppi survodutide è passato a stadi inferiori alla settimana 46.
Si sono verificati eventi avversi nel 90,9% e nel 75,3% dei gruppi rispettivamente survodutide e placebo, principalmente di natura gastrointestinale (75,1% e 41,6%). Nessun paziente in trattamento attivo ha sviluppato diabete e, rispetto al placebo, molti soggetti hanno ottenuto una riduzione della HbA1c dal 5,7–6,5% a meno del 5,7%.
Gli autori hanno concluso che nelle persone con obesità il trattamento con survodutide è stato associato a riduzioni clinicamente significative della circonferenza della vita e della glicemia a digiuno in soggetti con normoglicemia o prediabete, nonché a miglioramenti dello stadio dell’obesità.
Referenze
Le Roux CW et al. Survodutide, a glucagon receptor/glucagon-like peptide-1 receptor (GCGR/GLP-1R) dual agonist, improves metabolic risk factors in adults living with obesity: analysis of a placebo-controlled, randomised phase 2 trial. Abstract presented at the European Congress on Obesity (ECO 2024).