Gli ufo in Italia si studiano al CUN, Centro Ufologico Nazionale, uno degli enti di ricerca ufologica più validi e di riconosciuta competenza a livello mondiale: “Il primo schianto nel 1933”
Il suggestivo fenomeno delle stelle cadenti della notte di San Lorenzo ripropone a livello popolare l’osservazione astronomica da parte di una umanità sempre meno disposta ad alzare gli occhi al cielo, notturno o diurno che sia. È il momento che invita allo skywatch che periodicamente praticano da sempre, seppur con finalità diverse, sia gli astrofili che gli ufologi.
Questi ultimi, dopo che nel 2021 il Pentagono ha sdoganato ufficialmente dopo oltre sette decenni il fenomeno UFO dichiarandone infine la realtà fisica, tecnologica avanzata, intelligente e di ignota provenienza, sono infine assurti a quello che per tanto tempo non erano stati ritenuti: ovvero, al pari degli astrofili in campo astronomico, dei seri ricercatori volontari che affrontano la tematica di riferimento con metodologia scientifica.
In Italia, in particolare, uno degli enti di ricerca ufologica più validi e di riconosciuta competenza a livello mondiale, il Centro Ufologico Nazionale (CUN) sorto nel 1967, ha visto clamorosamente riconosciute, dalle audizioni ufficiali e pubbliche tenutesi al Parlamento USA, le proprie ricerche avviate nel 1996 e ora confermate anche da documenti storici fornitigli da Giulio Andreotti, che nel 1979 incaricò l’Aeronautica di seguire istituzionalmente il tema. Così oggi sappiamo che il primo UFO si è schiantato in Italia nel 1933 per venire poi segretamente recuperato, studiato dal governativo Gabinetto Ricerche Speciali 33 diretto da Guglielmo Marconi e infine trasferito in USA dagli americani vittoriosi nel 1945, e che lo studio istituzionale del fenomeno non risale dunque agli Stati Uniti del 1947 ma all’Italia del Ventennio. Un indiscusso primato italiano.
Pure, il CUN con il suo presidente, il giornalista aerospaziale Roberto Pinotti, se da un lato ha il palese merito storico di tali conclusioni, dall’altro invita pure alla massima cautela in un momento in cui l’ufologia tende anche ad essere da alcuni affrontata in modo del tutto acritico. Da anni, infatti, emergono in Italia presunte segnalazioni ufologiche pure dalla Val Malenco (Sondrio), ormai indicata dalle stesse istituzioni locali come una meta turisticamente obbligata per chi voglia osservare gli UFO.
Dopo anni di ricerche, molteplici immagini di supposti UFO e addirittura di presunti “alieni” ivi riscontrati (ed oggetto di serrate indagini e analisi tecniche da parte del CUN) si sono infine dimostrate del tutto inconcludenti facendo propendere piuttosto per dei falsi ben costruiti. Ma come sempre la verità viene a galla. Dimenticando tutto ciò, conviene quindi osservare i fenomeni astronomici della notte di San Lorenzo nella speranza di poter magari osservare anche qualche genuino UFO senza inseguire miraggi e falsificazioni