Missili israeliani su una scuola di Gaza City, almeno 90 morti


Raid israeliano su una scuola di Gaza City che sarebbe stata usata da miliziani di Hamas, almeno 90 morti. “Un massacro atroce”, ha commentato il portavoce della Protezione civile di Gaza

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“Un massacro atroce”: il portavoce della Protezione civile palestinese, Mahmoud Bassal, definisce così il nuovo raid israeliano su Gaza City. Nell’attacco, eseguito nella notte, è stata colpita una scuola, provocando almeno 90 morti e decine di feriti. Nell’edificio erano rifugiate circa 250 persone, di cui almeno la metà donne e bambini, secondo fonti di Hamas. Secondo un primo bilancio, molte vittime sarebbero proprio giovanissimi. In una nota diffusa su Telegram, l’Idfl’esercito israeliano, fornisce la sua versione dell’operazione che “ha colpito con precisione i terroristi di Hamas operanti all’interno di un centro di controllo e comando nella scuola Al-Tabai’een e situato accanto alla moschea a Daraj Tuffah, che viene usata come rifugio dai residenti di Gaza City. Il centro di controllo e comando – ha l’Idf – era utilizzato come nascondiglio dei terroristi e dei comandanti di Hamas. Da lì venivano pianificati numerosi attacchi contro i militari israeliani e lo Stato di Israele”.

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UNICEF: CIBO, ACQUA, CARBURANTE E MEDICINE, TUTTO STA FINENDO

“Sono rimasto scioccato dalla profondità delle sofferenze, della distruzione e degli sfollamenti diffusi a Gaza. I video che il mondo vede in televisione danno una visione importante dell’inferno che la gente sta sopportando da oltre 10 mesi. Ciò che non mostra appieno è come dietro gli edifici sbriciolatiinteri quartieri, mezzi di sussistenza e sogni sono stati rasi al suolo”. Lo ha detto il Communication officer dell’Unicef, Salim Oweis. “Quando si vede l’immagine di una madre sfollata che porta sulle spalle il proprio figlio e tutte le sue cose- ha continuato- non si vedono centinaia di persone sradicate che la seguono lungo la strada. La vita di un bambino a Gaza, nel decimo mese di questo conflitto, non è una vita. Non lo diremo mai abbastanza: non c’è un posto sicuro e tutto sta finendo: cibo, acqua, carburante, medicine. Tutto. Quando si cammina attraverso i labirinti di rifugi di fortuna, si fa fatica ad arrampicarsi sulla sabbia su cui sono adagiati e si sente il forte odore di liquami che riempie i sentieri intorno. Si rimane colpiti dai tanti bambini che si aggirano intorno e che fanno una sola domanda: ‘Signore quando finirà la guerra?’”.

BONELLI (AVS): VIOLENZA SESSUALE SU DETENUTI PALESTINESI

In una nota, il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e sinistra Angelo Bonelli denuncia: “Il filmato, trasmesso prima dal canale israeliano Channel 12, e poi dalla CNN che mostra un gruppo di soldati israeliani coinvolti in atti di violenza sessuale nei confronti di detenuti palestinesi unito al bombardamento da parte dell’esercito israeliano in una scuola a Gaza che ha causato piú di 100 morti si uniscono al drammatico dato di 40.000 civili uccisi dal Governo di Israele, di cui il 70% donne e bambini: Israele ha stabilito un limite invalicabile. Non si puó piú aspettare. E’ venuto il momento di dire sì alla condanna di Netanyahu per crimini contro l’umanità e di riconoscere lo Stato Palestinese. Una posizione che peró la pavida Giorgia Meloni non riesce ad esprimere, se non con un generico parlare di ‘assistenza umanitaria’. Ma quale umanitá ci puó essere nei confronti della violenza sessuale sui prigionieri, sul bombardamento di una scuola da parte del Governo Netanyahu? La posizione dell’Italia sulla questione rappresenta una vera vergogna internazionale. L’Italia richiami ambasciatore da Israele per esigere spiegazioni e chiedere lo stop dei bombardamenti a Gaza”.