Uno studio riporta un incremento del 79% dei casi di tumore diagnosticati nei giovani nel 2019 confrontato con il 1990. Ma è proprio così?
C’è uno studio che, di tanto in tanto, torna alla ribalta, suscitando ansia. È stato pubblicato sul British Medical Journal nel mese di settembre 2023 (bmjoncology.bmj.com/content/2/1/e000049) e affronta il tema delle diagnosi di cancro, seno compreso, tra i più giovani, cioè gli under 50. A una prima lettura, sembrerebbe esserci un incremento dei casi dal 1990 al 2019. Lo studio, infatti, partendo dai dati SDO, Scheda di Dimissione Ospedaliera, riporta un incremento del 79% dei casi di tumore diagnosticati nei giovani nel 2019 confrontato con il 1990. Ma è proprio così?
Il commento di Lucia Mangone, Specialista in Oncologia e Responsabile Registro Tumori Ausl Reggio Emilia:
«Il dato si riferisce a casi e non a tassi: con l’incremento della popolazione, aumentano i casi di tumore e questo è inevitabile. Ma quelle che contano e che ci permettono di avere “il polso” di quanto sta accadendo, sono le tabelle supplementari. Così, si può scoprire che il tasso passa da 70 a 80 casi per 100,000 persone, ma ipotizzate nel 2030. Si scopre anche che nel mondo le sedi tumorali che aumentano nei soggetti under 50 anni sono: i tumori del naso-faringe (+2.3%), prostata (+2.2%), tiroide (+1.9%), rene (+1.7%) e colon-retto (1.7), seguiti da cute non-melanoma, utero, testicolo e pancreas. I dati italiani confermano un aumento dei tumori della prostata (+3.4%), tiroide solo per le donne (+3-5%), testicolo (+2.6%) rene negli uomini (+2.5%) e utero (2.3%), il melanoma in entrambi i sessi (+7.5%) e la mammella (+1.6). Due considerazioni: se confrontiamo i dati italiani con quelli pubblicati a livello mondiale, gli aumenti sono assolutamente sovrapponibili. In Italia spicca l’aumento del melanoma, legato probabilmente a esposizioni scorrette, specie se in tenera età, ai raggi solari oltre che a una più attenta diagnosi precoce. L’aumento dei tumori della tiroide e della prostata invece sembra più legato a una anticipazione diagnostica, mentre il lieve aumento dei tumori della mammella potrebbe essere dovuto sia all’ampliamento della fascia screening a partire dai 45 anni sia a cambiamenti degli stili di vita delle donne»..