Nonostante la difficile congiuntura del settore, Brembo supera per la prima volta i 2 miliardi nel semestre e registra un EBITDA in continua crescita
Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, presieduto da Matteo Tiraboschi, ha esaminato e approvato i risultati semestrali del Gruppo al 30 giugno 2024.
I ricavi netti consolidati del periodo in esame ammontano a € 2.004,8 milioni, in crescita del 2,8% (+3,3% a cambi costanti) rispetto al primo semestre dell’anno precedente.
Nel periodo in esame il settore auto è in crescita del 4,3%, le applicazioni per motocicli dell’1,0%, le competizioni del 3,8% rispetto al primo semestre 2023. I veicoli commerciali calano del 6,1%.
A livello geografico, le vendite calano in Italia dell’1,7%, mentre crescono in Germania dell’1,7%, in Francia del 7,3%, nel Regno Unito del 20,5% (+19,0% a cambi costanti).
Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita dello 0,4% (+0,5% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cala del 4,6% (-4,5% a cambi costanti).
L’India cresce del 21,1% (+22,6 % a cambi costanti) e la Cina del 7,2% (+11,1 % a cambi costanti). Nel primo semestre 2024 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.290,1 milioni, con un’incidenza del 64,4% sui ricavi, in calo rispetto al livello percentuale del primo semestre 2023, quando era pari al 65,6% dei ricavi (€ 1.279,0 milioni).
I costi per il personale ammontano a € 371,4 milioni, con un’incidenza del 18,5% sui ricavi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (17,2% dei ricavi). Le persone Brembo in forza al 30 giugno 2024 sono 16.191 e si confrontano con 16.149 al 31 marzo 2024 e con 15.653 al 31 dicembre 2023.
Il margine operativo lordo (EBITDA) ammonta a € 351,4 milioni (17,5% dei ricavi) e si confronta con € 344,0 milioni del primo semestre 2023 (17,6% dei ricavi). Il margine operativo netto (EBIT) è pari a € 218,8 milioni (10,9% dei ricavi) e si confronta con € 217,9 milioni (11,2% dei ricavi) del primo semestre 2023.
Gli oneri finanziari netti ammontano nel periodo a € 18,0 milioni (€ 6,6 milioni nel primo semestre 2023) e includono oneri finanziari per € 13,2 milioni (€ 9,9 milioni nel primo semestre 2023) e differenze cambio nette negative per € 4,8 milioni (positive per € 3,3 milioni nel primo semestre dell’anno precedente). I proventi da partecipazioni ammontano nel periodo a € 11,1 milioni, rispetto a € 12,2 milioni del primo semestre 2023.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 211,9 milioni e si confronta con € 223,4 milioni del primo semestre 2023.
La stima delle imposte, calcolata in base alle aliquote previste dalla normativa vigente in ogni paese, è pari a € 53,7 milioni (€ 55,0 milioni nel primo semestre 2023), con un tax rate del 25,3% a fronte del 24,6% dell’analogo periodo dell’anno precedente.
Il semestre chiude con un utile netto di € 156,3 milioni, in calo del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 167,8 milioni).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 si attesta a € 613,6 milioni, in aumento di € 51,3 milioni rispetto al 30 giugno 2023. Senza gli effetti dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe € 435,0 milioni, in incremento di € 46,5 milioni rispetto al 30 giugno 2023.