Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “il continuo ricorso alle proroghe delle concessioni balneari viola i principi di concorrenza”
Basta perdere tempo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato fa pressing alle amministrazioni comunali sullo stop alle proroghe delle concessioni balneari. E fa loro sapere che “ritiene necessario sollecitare gli enti concedenti affinché tutte le procedure selettive per l’assegnazione delle nuove concessioni siano svolte quanto prima e che l’assegnazione avvenga non oltre il 31 dicembre 2024”. Così l’Antitrust nel Bollettino settimanale n.32/2024.
L’Autorità “ha più volte sottolineato che il continuo ricorso” alle proroghe delle concessioni balneari “violi i principi della concorrenza nella misura in cui impedisce il confronto competitivo per il mercato, che dovrebbe essere garantito in sede di affidamento di servizi incidenti su risorse demaniali di carattere scarso, in un contesto nel quale le dinamiche concorrenziali sono già particolarmente affievolite a causa della lunga durata delle concessioni attualmente in essere, e favorisce gli effetti distorsivi connessi a ingiustificate rendite di posizione attribuite ai concessionari”.
“Le dinamiche concorrenziali sono già affievolite dalla lunga durata delle concessioni in essere e dal continuo ricorso a proroghe”, mentre il contesto di mercato “deve essere tale da garantire un reale ed effettivo confronto competitivo” e “le chances concorrenziali delle imprese contendenti” e “non soddisfare solo apparentemente i predetti criteri di trasparenza, imparzialità, pubblicità e par condicio”.
L’Autorità Antitrust considera “necessario, pertanto, che la procedura su istanza di parte per la selezione dei concessionari sia concretamente rispettosa dei criteri indicati dalla giurisprudenza sopra richiamata e della normativa e giurisprudenza eurounitaria in materia”. A tal fine occorre che “sia fornita adeguata pubblicità all’avviso e, dunque, all’avvio della procedura e al suo svolgimento e completamento, circostanza che non può essere rinvenuta nel caso di pubblicità esclusivamente locale o per un periodo di tempo limitato”.
Inoltre, “l’Amministrazione non dovrà ostacolare l’effettivo confronto concorrenziale mediante comportamenti ostruzionistici o dilatori nei confronti dei concorrenti potenziali o volti a favorire i concessionari uscenti, come nel caso di specifici inviti indirizzati dall’ente concedente ai concessionari uscenti per indurli a presentare domanda di rinnovo delle concessioni”.
In conclusione, l’Antitrust “ribadisce l’importanza del ricorso a modalità di assegnazione competitive delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per l’esercizio delle attività turisticoricreative e sportive, evitando ulteriori proroghe e rinnovi automatici e, a tal fine, auspica che i rilievi sopra svolti siano tenuti in debita considerazione”.