La combinazione di due tecniche di diagnostica radiologica offre altissimi livelli di accuratezza nel rilevare le lesioni ossee causate dal mieloma multiplo
La combinazione di due tecniche di diagnostica radiologica, FDG-PET/TC e risonanza magnetica Whole Body (WB-MRI), offre altissimi livelli di accuratezza nel rilevare le lesioni ossee causate dal mieloma multiplo A evidenziarlo è uno studio multidisciplinare tutto italiano, condotto da un’equipe dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori ‘Dino Amadori’ (IRST) IRCCS di Meldola e presentato da Claudio Cerchione in una sessione orale al congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), appena terminato a Chicago.
La nuova strategia permetterebbe una presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da mieloma in prima diagnosi o recidivati.
Possibile presa in carico più tempestiva
Lo studio evidenzia che nel diagnosticare il livello di gravità del mieloma multiplo, la combinazione delle due tecnologie di imaging assicura una maggiore accuratezza rispetto all’uso di qualsiasi altra metodica e potrebbe tradursi in trattamenti più precoci, sia in caso di prima diagnosi sia nei casi di ricomparsa della malattia.
Mentre la PET/TC è una tecnica che rileva l’attività metabolica delle cellule tumorali grazie all’utilizzo di radiofarmaci iniettati nel paziente, la WB-MRI non utilizza radiazioni, ma campi magnetici, per ottenere scansioni dettagliate di tutto il corpo. Entrambe le tecniche sono utilizzate per diagnosticare il mieloma multiplo in quanto in grado di rilevare le lesioni ossee prodotte da questo tumore del sangue. Anticipare il più possibile l’identificazione di questi danni prima che compaiano sintomi che possono essere anche molto gravi, rappresenta un obiettivo primario per l’ematologia.
Lo studio
Lo studio presentato ad ASCO 2024 ha visto coinvolti 73 pazienti dell’IRST con diagnosi di mieloma di differente grado. Spiega Claudio Cerchione, primo autore dello studio: «su ciascun paziente abbiamo eseguito sia la risonanza Whole Body sia la PET/TC con il radiofarmaco FDG. Il confronto tra i risultati ha mostrato una discordanza del 25%, con un più alto livello di accuratezza della risonanza. Seppur preliminari, questi dati supportano la proposta d’integrazione delle due tecnologie così da poter definire con maggior precisione il livello di gravità della malattia e, così, migliorare la gestione delle cure».
«L’Ematologia dell’IRST conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama scientifico; grazie a un’equipe altamente specializzata, a un approccio multidisciplinare e all’entusiasmo dei professionisti coordinati dal dottor Gerardo Musuraca», commenta Nicola Normanno, Direttore Scientifico dell’IRST «Stiamo raggiungendo traguardi importanti per i nostri pazienti. La possibilità di essere selezionati per una presentazione orale al meeting ASCO ne è la più diretta dimostrazione».
«Lo studio è frutto anche dell’organizzazione interna della nostra struttura, basata su team dedicati alle singole patologie ematologiche», rimarca Gerardo Musuraca, direttore dell’Ematologia dell’IRST. «Fortissime sono la multidisciplinarietà e la connessione con la componente che si occupa di ricerca biologica e molecolare. L’obiettivo del progetto IRST coordinato da Claudio Cerchione è, infatti, utilizzare le conoscenze biologiche che stiamo raccogliendo sui pazienti con mieloma contemporaneamente ai dati radiologici, andando a completare i profili di rischio radiologico dei pazienti stessi, in quello che sarà alla fine un approccio multi-livello per cure sempre più mirate e personalizzate»
Lo studio “Exploring the role of the combination of FDG PET plus whole body MRI for staging newly diagnosed and relapsed/refractory multiple myeloma: a prospective trial” è stato condotto in IRST IRCCS dagli ematologi Claudio Cerchione (coordinatore del gruppo Mieloma Multiplo CCCRN Romagna), Delia Cangini, Michela Ceccolini, Davide Nappi, Sonia Ronconi, dai radiologi IRST Alice Rossi e Andrea Prochowski Iamurri, dai biologi Matteo Marchesini e Giorgia Simonetti (Coordinatrice Translational Hematology), da Federica Matteucci (Direttrice Medicina nucleare Romagna) e da Gerardo Musuraca (Direttore Ematologia IRST) e Giovanni Martinelli (Università di Bologna).
Bibliografia
C. Cerchione, et al. Exploring the role of the combination of FDG PET plus whole body MRI for staging newly diagnosed and relapsed/refractory multiple myeloma: A prospective trial. J Clin Oncol 42, 2024 (suppl 16; abstr 7512); doi: 10.1200/JCO.2024.42.16_suppl.7512. leggi