Olimpiadi 2024, la maratoneta Rose Harvey ha chiuso 78esima ma aveva un femore fratturato: “E’ stato straziante, ma non potevo mollare”
Il drammone di Gimbo Tamberi in pedana dopo una notte in pronto soccorso, che salta con un calcolo renale non espulso. Una delle storie olimpiche destinate ad entrare nell’epica dei Giochi. In piccolo anche la Gran Bretagna può raccontarne una: il sacrificio di Rose Harvey, che ha corso la maratona femminile con una frattura da stress al femore, chiudendo 78esima in 2 ore 51 minuti e 3 secondi.
“È stata ben lontana dalle Olimpiadi che avevo sognato, ma è stata comunque un’esperienza indimenticabile”, ha scritto lei su Instagram, allegando una sua foto con le stampelle dopo il suo ritorno nel Regno Unito.
“Ero così emozionata di salire su quel palco, dimostrare di avere le carte in regola per far parte del Team GB. Solo un paio di settimane fa, sembrava tutto a posto. L’allenamento era stato stellare. Poi ho sviluppato un po’ di rigidità all’anca. Abbiamo lavorato così tanto per arrivare alla partenza in forma e sana, ed eravamo tutti ottimisti sul fatto che con un po’ di adrenalina il giorno della gara sarei stata in grado di correre la gara. Dopo un paio di miglia ho capito subito che non sarebbe successo. Le successive 24 miglia sono state una dolorosa battaglia. Si è scoperto che mi ero fratturata il femore da stress“.
“In qualsiasi altra gara, mi sarei fermata e ci sono stati così tanti momenti in cui ho pensato di non riuscire a fare un altro passo. Le discese sono state un inferno. Ma nonostante la maggior parte dei miei obiettivi di gara siano svaniti, c’era ancora una piccola parte del mio sogno olimpico a cui potevo aggrapparmi, ed era finire la maratona olimpica. Non potevo arrendermi. Continuavo a ripetermi di sorridere, assorbire l’energia di quella folla incredibile e semplicemente mettere un piede davanti all’altro. È stato straziante. Ma far parte delle Olimpiadi è qualcosa che non dimenticherò mai“.