Crisi in Medio Oriente: Hamas non sarà a Doha per i negoziati di pace


Hamas non sarà a Doha per i negoziati di pace: l’annuncio arriva al culmine di giorni concitati, in cui pesa la posizione dell’Iran

gaza

La delegazione di Hamas non parteciperà ai negoziati di pace che si terranno domani, giovedì 15 agosto, a Doha, in Qatar. L’annuncio, rilanciato da varie testate internazionali, giunge dai vertici dell’organizzazione palestinese coinvolta dal 7 ottobre in scontri con l’esercito israeliano nella Striscia di Gaza.

Fonti vicine al gruppo, che detiene il governo dell’enclave, hanno però specificato che i suoi rappresentanti potrebbero incontrare i delegati dei paesi mediatori – oltre al Qatar, Stati Uniti ed Egitto – “nei prossimi giorni”, ossia dopo i colloqui di Doha.

L’annuncio arriva al culmine di giorni concitati, in cui pesa la posizione dell’Iran: il Paese ha garantito che rinuncerà a qualsiasi atto di rappresaglia contro Israele – responsabile dell’uccisione di un leader di Hamas sul suolo iraniano a fine luglio – se i negoziati di Doha “andranno a buon fine”, ossia porteranno a un cessate il fuoco a Gaza che favorisca anche l’ingresso di aiuti umanitari per gli oltre 2 milioni di abitanti. L’Iran si è inoltre detto disponibile a inviare una propria delegazione al tavolo dei colloqui.

La notizia della diserzione di Hamas segue quella, diffusa dalla testata americana Axios, secondo cui il segretario di Stato Antony Blinken avrebbe annullato il viaggio di domani in Medio Oriente. Gli Stati Uniti promuovono con forza tali negoziati, per ottenere anche il rilascio degli ostaggi israeliani tenuti da ottobre da Hamas, e porta sul tavolo la road map di pace presentata a maggio dal presidente Joe Biden, approvata anche da Hamas e dalle Nazioni Unite.

ISRAELE AVREBBE CONVOCATO UN MEETING D’ERMERGENZA COI MEDIATORI

Inoltre, sempre in queste ore Israele, dopo aver confermato la sua presenza a Doha, avrebbe convocato un meeting d’emergenza coi mediatori. A convincere Hamas a disertare il tavolo di domani potrebbe essere però il fatto che Israele stia continuando a bombardare aree civili a Gaza, col bilancio dei morti che continuano a crescere e avvicinarsi a quota 40mila: raggiunti oggi i 39.970.

LEGGI ANCHE: A Gaza strage di neonati: sono 115 quelli uccisi dal 7 ottobre. Ieri morti anche due gemelli di 4 giorni

Sami Abu Zuhri, tra gli alti funzionari del gruppo, all’agenzia Reuters ha detto: “Andare a nuovi negoziati consente all’occupazione di imporre nuove condizioni e di utilizzare il dedalo dei negoziati per condurre altri massacri”. Tuttavia, da tenere presente che a Doha risiede il capo negoziatore Khalil al-Hayya, che dialoga regolarmente con Egitto e Qatar.