Guerra civile in Sudan: a Gedda i negoziati di pace


Crisi in Sudan, a oltre un anno di guerra civile i negoziati di pace a Gedda. Usa e Arabia Saudita promuovono il tavolo di pace con i paramilitari

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I colloqui di pace per il Sudan andranno avanti, con o senza la presenza dell’esercito sudanese: lo ha assicurato Tom Perriello, inviato speciale degli Stati Uniti per il paese africano, in merito ai colloqui di pace che la Casa Bianca sta promuovendo insieme all’Arabia saudita per porre fine a oltre un anno di guerra civile. L’appuntamento era per oggi, 14 agosto, a Gedda.

Lo scorso fine settimana la città che si affaccia sul Mar Rosso, e che guarda verso le coste sudanesi, ha già accolto una delegazione da Khartoum proprio per spianare la strada a un negoziato con i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), contro cui l’esercito è impegnato in violenti combattimenti dall’aprile 2023. Tuttavia, i rappresentanti sono ripartiti senza assicurare la loro partecipazione, contrariamente a quanto deciso invece dalle Rsf.

“Andremo avanti con questo appuntamento in settimana, come abbiamo chiarito alle parti” ha detto ieri Perriello, che ha poi aggiunto: “Potremmo fare di più se l’esercito si impegnasse a presentarsi con una delegazione in grado di assumere decisioni”.

Ai colloqui hanno preso parte anche funzionari di Nazioni Unite, Unione Africana, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, nonostante quest’ultimo paese sia stato accusato di sostenere l’insurrezione dei paramilitari.

Quindici mesi di conflitto hanno già causato migliaia di morti, milioni di sfollati e una profonda crisi umanitaria. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (Oim) si è arrivati “a un punto di rottura catastrofico”. L’Unicef invece fa sapere che ben cinque milioni di bambini sono stati costretti a fuggire dalle loro case – in media 10mila al giorno – determinando la peggiore crisi di sfollati di minori al mondo. Altre migliaia invece sono morti o sono rimasti feriti a causa dei combattimenti. L’Unicef infine avverte che violenze sessuali e reclutamento di minori sono in aumento, mentre 14 aree del Sudan sono sull’orlo della carestia. Tra queste vivono ben 143mila bambini che già soffrono di malnutrizione acuta.