Ucraina continua ad avanzare in Russia e Zelensky chiede altri missili


L’Ucraina prosegue l’avanzata nella regione di Kursk, in Russia. Il presidente Zelensky: “Abbiamo bisogno di armi missilistiche”

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Prosegue senza sosta l’avanzata ucraina verso la Russia. Dagli ultimi aggiornamenti emerge che sono state colpite quattro nuove basi aeree, Voronezh, Kursk, Savasleyka e Borisoglebsk. Il presidente Zelensky ha annunciato “progressi” nell’attacco della regione di Kursk, un attacco mirato non per occupare il territorio ma per rendere meno efficaci le operazioni militari russi. Non a caso, Kiev sostiene di aver fatto prigionieri altri 100 soldati. “Questo accelererà il ritorno a casa dei nostri ragazzi”, ha spiegato Zelensky.

Nella regione, l’Ucraina sta creando una “zona cuscinetto” per proteggere il suo confine, organizzare la distribuzione degli aiuti umanitari per i civili russi e aprire corridoi di transito che consentano agli sfollati di raggiungere luoghi sicuri. A Belgorod, invece, la Russia ha dichiarato lo stato di emergenza regionale.

Su X, Zelensky annuncia soddisfatto: “I nostri droni ucraini funzionano esattamente come dovrebbero. Ma ci sono cose che non possono essere fatte solo con i droni, sfortunatamente. Abbiamo bisogno di altre armi: armi missilistiche. E continuiamo a lavorare con i nostri partner su decisioni a lungo raggio per l’Ucraina, perché queste sono decisioni lungimiranti per la nostra vittoria. Deve essere fatto. Più audaci saranno le decisioni dei nostri partner, meno Putin sarà in grado di agire”.

BLOCCATO IL RIMPATRIO DALL’ITALIA DI 57 BAMBINI

È stato bloccato per almeno due settimane il rimpatrio dei 57 bambini orfani ucraini – tutti compresi tra i 6 e i 16 anni – che si trovano in Italia dall’inizio del conflitto. A deciderlo è stato il Tribunale per i minorenni di Brescia che ha disposto la permanenza nelle comunità di Rota Imagna, Pontida e Bedulita (in provincia di Bergamo). La partenza era fissata per il 16 agosto con tre autobus.