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Esposizione degli occhi al sole: i consigli per un finale di estate al sicuro

affaticamento visivo

L’esposizione ai raggi ultravioletti del sole può causare patologie oculari. Inoltre, la cute intorno agli occhi è molto sottile e delicata, e può essere anch’essa interessata da tumori indotti dai raggi UV

Proteggere la vista con adeguati strumenti di protezione solare, come occhiali da sole con lenti certificate UV e specifiche, ed essere preparati ad affrontare gli imminenti viaggi estivi è essenziale per prevenire danni a breve e lungo termine.

Durante i mesi più caldi, l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) del sole diventa particolarmente intensa, rappresentando una minaccia significativa per la salute degli occhi. I raggi UV possono infatti causare una serie di problemi oculari, da irritazioni e infiammazioni a condizioni più gravi come cataratta e degenerazione maculare (tra le principali cause di cecità nelle persone anziane). Prevenire queste situazioni è fondamentale, ecco perchè prima di andare in vacanza è consigliabile fare mente locale in merito a come proteggersi al meglio.

Quanto tempo di esposizione al sole è necessario per causare danni agli occhi? C’è differenza tra mare, montagna, lago o altro? Quanto è importante indossare occhiali da sole anche nelle giornate nuvolose? Quali sono le lenti più adatte?

Insieme alla Dottoressa Roberta Terrana medico chirurgo specialista in Oftalmologia e a Hoya – esperto nella progettazione di lenti da vista – abbiamo risposto ad alcune domande sul tema e messo a punto delle informazioni utili da consultare pre partenza.

AMBIENTI SPECIFICI E LORO IMPATTI

“Non esiste un tempo di esposizione predeterminato per causare danni agli occhi. Al mare, in montagna, al lago, o sulla neve, ove la riflessione dei raggi solari è maggiore, aumenta anche il rischio di danneggiamento e sono sufficienti tempi più brevi per produrre danni. Fondamentale è considerare l’indice UV. Si tratta di un valore compreso tra 0 e 16 che dipende dall’ora del giorno a dalla latitudine.Raggiunge il massimo valore , ovvero 16, alle latitudini tropicali con il sole alla massima altezza nelle ore di punta. Ovviamente più alto è l’indice, minore è il tempo necessario a causare danni a seguito dell’esposizione – commenta la Dottoressa Roberta Terrana.

Al Mare
Riflessi sull’Acqua: la riflessione della luce è un fenomeno che si verifica quando la luce colpisce una superficie riflettente, liscia e lucida, rimbalza e torna indietro. L’acqua riflette fino al 20-25% dei raggi UV.
Attività all’Aperto: La spiaggia e le attività acquatiche espongono gli occhi alla luce diretta e riflessa per molte ore, rendendo indispensabile l’uso di occhiali da sole o sole/vista protettivi.

In Montagna
Altitudine: Ad altitudini elevate, l’intensità dei raggi UV aumenta significativamente, con un incremento del 10% per ogni 1.000 metri sopra il livello del mare. Questo aumenta il rischio di danni oculari.
Neve: La neve riflette fino al 90% dei raggi UV, esponendo ulteriormente gli occhi ai rischi. Indossare occhiali da sole o maschere con protezione UV è fondamentale per prevenire la cecità da neve (i microcristalli che si trovano nei fiocchi di neve riflettono i raggi ultravioletti del sole e colpiscono la cornea, la parte più anteriore trasparente dell’occhio, causandone un danneggiamento transitorio).

Al Lago
Riflessi sull’Acqua: Come al mare, anche l’acqua del lago riflette i raggi UV, soprattutto superfici d’acqua estese poco increspate dalle onde e quindi più lisce hanno un maggior potere riflettente. Quindi l’esposizione prolungata durante attività ricreative richiede comunque protezione adeguata.
Vegetazione: Le aree intorno ai laghi possono offrire ombra naturale, ma non eliminano completamente il rischio di esposizione ai raggi UV. È importante proteggere gli occhi anche in queste condizioni.

CONSIGLI DEGLI ESPERTI

“È importantissimo evitare l’esposizione al sole durante le ore centrali del giorno per proteggere i propri occhi dai danni causati dai raggi UV. Indossare sempre occhiali da sole con filtro UV è cruciale, specialmente al mare o in montagna, e ancor più se si stanno assumendo farmaci come antibiotici, diuretici o sulfonamidi. Anche quando il cielo è nuvoloso gli occhiali da sole rimangono essenziali per proteggere la propria vista, poiché i raggi UV passano comunque anche attraverso le nubi a causa della riflessione e della dispersione, e in condizioni di minore luminosità la pupilla si allarga maggiormente e ne lascia passare una quantità maggiore. Investire in occhiali e lenti adeguati è una scelta intelligente per preservare la salute visiva a lungo termine” afferma la Dottoressa Roberta Terrana Medico chirurgo specialista in Oftalmologia.

Fare attenzione alle ore più calde: esporsi al sole durante le ore centrali della giornata, quando il sole è più alto nel cielo, aumenta il rischio di danni da raggi UV. Più alto è il sole, infatti, più breve è il percorso che i raggi UV devono compiere per raggiungere i nostri occhi. Al contrario, durante le ore del mattino e del tardo pomeriggio, giunge una minore quantità di raggi luminosi.
Prestare attenzione a latitudine e altitudine: la quantità di raggi UV varia anche in base alla latitudine e all’altitudine. All’equatore, l’intensità dei raggi UV è maggiore rispetto alle latitudini del nostro Paese. Ad alta quota, l’atmosfera è più rarefatta e assorbe meno UV. A 2000 metri di altitudine, l’irradiazione UV è superiore del 25% circa rispetto al livello del mare.

Indossare occhiali da sole di qualità: è essenziale indossare occhiali da sole in ogni occasione all’aperto, e ancor più importante farne uso soprattutto al mare o in montagna. Un cappellino con visiera può fornire una protezione aggiuntiva al mare, mentre in montagna è fondamentale utilizzare occhiali da sci con filtro UV. Occhiali fortemente schermanti, inoltre, sono assolutamente raccomandati quando si assumono alcuni antibiotici, farmaci per l’ipoglicemia, diuretici, sulfonamidi, tranquillanti e contraccettivi orali. Questi farmaci possono infatti aumentare la sensibilità degli occhi ai raggi UV, rendendo necessaria una protezione extra.

E chi indossa gli occhiali da vista? Può avere una doppia scelta: lenti fotocromatiche che si scuriscono e schiariscono, oppure lenti sole-vista. Oggi esistono diverse soluzioni innovative come la gamma di lenti fotocromatiche Sensity nate dall’impegno della Ricerca & Sviluppo Hoya. Si adattano rapidamente alle diverse attività, senza bisogno di cambiare occhiale se si passa da un ambiente esterno a uno interno. Per una protezione ancora più efficace e profonda, invece, si può optare per un occhiale da sole graduato con lenti colorate o polarizzate by Hoya, garanzia di qualità.

Proteggere bambini e anziani: i più piccoli sono particolarmente vulnerabili ai danni oculari causati dai raggi UV perché il loro cristallino è molto trasparente e ha una capacità filtrante ridotta rispetto a quello degli adulti. Utilizzare sempre occhiali da sole con filtro UV 400 e marchio CE, abbinati a un cappellino a tesa larga, aiuta sicuramente a proteggere la loro vista.
Anche con l’avanzare dell’età, però, gli occhi diventano più sensibili e la cataratta può essere accelerata dall’esposizione al sole, così come la degenerazione maculare. È consigliato quindi l’uso di lenti specifiche come quelle fotocromatiche, che si scuriscono al sole e si schiariscono all’ombra, e quelle polarizzanti per ridurre i riflessi e migliorare la visibilità.
*Valutazione interna rispetto a prodotti di Hoya. Tempo calcolato dalla massima percentuale di scurimento fino al raggiungimento del 70% di trasmissione in interni.

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