L’Ucraina avanza nella regione di Kursk: Putin convoca il Consiglio di Sicurezza


Le forze ucraine avanzano nel Kursk, Putin convoca il Consiglio di sicurezza dopo che Kiev ha rivendicato la conquista di 82 località nell’area invasa

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“Sminamento, sfondamento del confine, distruzione delle linee difensive del nemico, l’azione dell’aviazione, dell’artiglieria e i prigionieri”: a 10 giorni dall’avvio dell’offensiva nel Kursk, le Forze d’assalto aereo ucraine hanno diffuso un filmato con alcuni momenti del loro ingresso in territorio russo, Sui social parlano di “un giorno che entrerà nella storia della guerra russo-ucraina”.

PROSEGUE L’AVANZATA UCRAINA NEL KURSK

Dalla pagina Fb del General Staff of the Armed Forces of Ukraine è stata diffusa la notizia del Dipartimento delle Comunicazioni dell’80a Brigata Galiziana separata delle Forze Armate ucraine, secondo cui nella giornata di ieri più di cinquanta soldati russi sono stati catturati nella regione di Kursk ed è stato distrutto un posto di blocco al confine, spezzando una linea di difesa del nemico, per opera dei paracadutisti ucraini. Sul terreno, l‘Ucraina prosegue l ‘avanzata e rivendica altre 82 località nell’area invasa dove avrebbe anche creato un’amministrazione. Da ultimo, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, nella serata di ieri le forze di Kiev hanno distrutto un ponte sul fiume Seim nel distretto di Glushkovsky della regione russa di Kursk, interrompendo l’evacuazione via terra.

PUTIN CONVOCA IL CONSIGLIO DI SICUREZZA RUSSO

Intanto il presidente russo Vladimir Putin punta il dito contro la Nato e “i servizi speciali occidentali” che sono “direttamente coinvolti nella pianificazione dell’attacco dell’Ucraina alla regione russa di Kursk” e riunisce il Consiglio di sicurezza russo. Lo afferma il principale consigliere di Putin, Nikolai Patrushev. All’esame “nuove soluzioni tecnico militari nel conflitto”.

GIORNALISTI RAI, IL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO HA CONVOCATO L’AMBASCIATRICE D’ITALIA

Sempre da Mosca, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Interfax, il Ministero degli Esteri russo ha espresso ufficialmente una “decisa protesta” a Roma per le azioni dei giornalisti televisivi italiani che “si sono infiltrati nella regione di Kursk”. Infatti, nella giornata di ieri, iI 16 agosto, “il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice d’Italia a Mosca Cecilia Piccioni. Una decisa protesta è stata espressa all’ambasciatore in relazione alle azioni di un gruppo televisivo italiano della Rai, che si è infiltrato nel territorio russo per coprire un attacco terroristico criminale da parte di militanti ucraini nella regione di Kursk”, ha detto il sito del ministero. Avrebbero così “violato grossolanamente le leggi russe e le regole elementari dell’etica giornalistica” e i “corrispondenti italiani hanno usato la loro presenza sul territorio del nostro paese per nascondere il sostegno propagandistico ai crimini del regime di Kiev”. Per cui, “le autorità russe competenti stanno prendendo tutte le misure necessarie per accertare le circostanze che riguardano il crimine commesso dal personale della Rai per la loro valutazione legale e l’adozione di misure appropriate”, si legge. Da parte dell’Ambasciatrice sarebbe stato replicato, secondo quanto si apprende dalla Farnesina, che in Italia, la Rai e le redazioni giornalistiche programmano in maniera totalmente autonoma e indipendente la loro attività. Quindi l’assicurazione che “la rete diplomatica ha il compito di seguire e tutelare i cittadini italiani in ogni situazione, ha poi aggiunto l’ambasciatrice”.