Dopo l’ultimo decesso nel ravennate salgono a 4 i decessi riconducibili al virus West Nile nel Paese e sono ormai 99 i casi confermati dall’inizio di maggio scorso
Dopo l’ultimo decesso di un uomo nel ravennate, riconducibile al virus West Nile, sono 4 le vittime contagiate in Italia, dallo scorso maggio. Parimenti crescono i contagi. Lo rivela il bollettino dell’Istituto superiore di sanità. E le Regioni con dimostrata circolazione del virus salgono a 11.
Sale a 99 il numero dei casi confermati di West Nile virus in Italia dall’inizio di maggio 2024, con i 47 segnalati nel periodo 8-14 agosto. Di questi, 60 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (1 in Lombardia, 14 in Veneto, 4 in Friuli-Venezia Giulia, 36 in Emilia-Romagna, 2 in Puglia, 1 in Calabria, 1 caso importato dagli Stati Uniti e 1 dall’Albania), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (4 in Lombardia, 1 in Veneto e 9 in Emilia-Romagna), 25 casi di febbre (18 in Veneto e 5 in Emilia-Romagna, 1 caso importato dall’Oman e 1 dal Marocco). Lo evidenzia il bollettino di sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus del 15 agosto dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Tra i casi confermati sono stati notificati 4 decessi (2 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia e 1 Emilia-Romagna). Raggiungono il numero di 33 le province con dimostrata circolazione di West Nile virus in vettori/animali/uomo appartenenti a 11 regioni. Nello stesso periodo è stato segnalato un caso di Usutu virus in provincia di Modena.