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Semaglutide per insufficienza cardiaca e obesità più efficace nelle donne

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Tra i pazienti con insufficienza cardiaca correlata all’obesità, la semaglutide 2,4 mg settimanale induce una maggiore perdita di peso nelle donne

Tra i pazienti con insufficienza cardiaca (HF) con frazione di eiezione conservata (HFpEF) correlata all’obesità, la semaglutide 2,4 mg settimanale induce una maggiore perdita di peso nelle donne rispetto agli uomini rispetto al placebo. Tuttavia, i pazienti di entrambi i sessi traggono benefici simili in termini di sintomi e limitazioni legate all’HF, secondo un’analisi aggregata degli studi STEP-HFpEF e STEP-HFpEF DM, riferita alle recenti 2024 American Diabetes Association Scientific Sessions e pubblicata contemporaneamente sul “Journal of American College of Cardiology”.

Questo supporta l’evidenza crescente che almeno alcuni degli effetti positivi dell’agonista del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1) in questa popolazione sono indipendenti dal numero di chili persi.

Il primo autore dello studio, Subodh Verma, dell’Unity Health Toronto e dell’University of Toronto (Canada) – ha riferito che le donne hanno avuto una maggiore diminuzione del peso corporeo rispetto agli uomini (9,6% vs 7,2%), coerentemente con i precedenti studi sugli agonisti del recettore GLP-1.

Harlan Krumholz, della Yale School of Medicine di New Haven, ha sottolineato che ci sono state finora opzioni terapeutiche limitate per i pazienti con HFpEF correlata all’obesità. Ha detto che «sembra che ci siano prove emergenti che non si tratta solo della perdita di peso, ma riguardi effettivamente la meccanica del cuore e il modo in cui il cuore funziona».

Il senior author, Mikhail Kosiborod, del Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City ha detto che «non è stato sorprendente vedere che le donne hanno perso più peso degli uomini considerando i risultati dei precedenti studi». Ha aggiunto che «è probabile che la perdita di peso sia un fattore importante dietro i benefici che si vedono per l’insufficienza cardiaca».

Per Verma, arrivare al meccanismo esatto del beneficio «è più un esercizio accademico perché alla fine, per il paziente che soffre realmente di HFpEF nel contesto dell’HF correlata all’obesità e che è limitato in termini di sintomi e funzione fisiche, il meccanismo del beneficio è meno rilevante finché sta portando a un miglioramento nei segni clinici e nei sintomi».

Cambiamento di paradigma
Nonostante i risultati positivi dei trial della semaglutide e di altri agonisti del recettore GLP-1, i pazienti trovano ancora difficoltà ad accedere a questi farmaci. Krumholz ha sottolineato che l’uso di questi farmaci per un obiettivo diverso dalla perdita di peso rappresenta un cambiamento di paradigma e ci vorrà tempo perché i cardiologi inizino a considerare l’obesità come una comorbilità da trattare per promuovere la salute cardiovascolare.

Kosiborod ha riconosciuto che l’accesso a questi farmaci è una sfida sia per i medici che per i pazienti e ha suggerito che una delle soluzioni per superare questi ostacoli è continuare a costruire prove sui loro benefici per i pazienti con complicazioni legate all’obesità, come l’HF o la malattia cardiovascolare aterosclerotica.

«Trattare la causa radicale, ovvero l’obesità, è fondamentale, ma dobbiamo dimostrare che trattandola si producono benefici tangibili per i pazienti» ha detto Kosiborod, aggiungendo che spera che i dati in aumento influenzeranno i pagatori a rendere questi tipi di farmaci più disponibili.

Kosiborod ha detto che ciò che sta accadendo ora è un cambiamento di paradigma nel modo in cui la comunità medica pensa all’HFpEF, ovvero che si tratta di una malattia cardiometabolica. «Penso che questo apra una nuova via di ricerca clinica con varie strategie anti-obesità in questa popolazione di pazienti, il che è molto eccitante» ha affermato.

«È una grande notizia per i pazienti e i medici che se ne prendono cura, e penso che sia una grande notizia per la comunità dei trial clinici perché credo che abbiamo scoperto qualcosa di assolutamente fondamentale su come sarà il futuro paradigma di trattamento per questa popolazione di pazienti molto vulnerabile» ha concluso.

Bibliografia
Verma S, Butler J, Borlaug BA, et al. Efficacy of Semaglutide by Sex in Obesity-Related Heart Failure With Preserved Ejection Fraction: STEP-HFpEF Trials. J Am Coll Cardiol. 2024 Jun 19:S0735-1097(24)07445-X. doi: 10.1016/j.jacc.2024.06.001. Epub ahead of print. leggi

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