Losartan, farmaco appartenente alla classe dei bloccanti del recettore dell’angiotensina, è correlato a una minore probabilità di sviluppare epilessia in individui ipertesi
Recenti ricerche hanno evidenziato che l’uso di losartan, farmaco appartenente alla classe dei bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB), è correlato a una minore probabilità di sviluppare epilessia in individui ipertesi privi di precedenti ictus o patologie cardiovascolari. Uno studio ampio e dettagliato, pubblicato su “JAMA Neurology” e che ha coinvolto oltre due milioni di pazienti affetti da ipertensione primaria e trattati con ARB, ha confermato questa associazione significativa.
Il team di ricerca guidato da Xuerong Wen, del Dipartimento di Pratica Farmaceutica dell’Università di Rhode Island, ha messo in luce come il losartan, in particolare, si distingua per la sua capacità di ridurre l’incidenza di nuovi casi di epilessia rispetto ad altre classi di farmaci antipertensivi come gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI), i beta-bloccanti e i bloccanti dei canali del calcio diidropiridinici (CCB DHP).
La ricerca ha sottolineato l’importanza di ulteriori indagini, inclusi studi clinici randomizzati, per confermare le proprietà anti-epilettogene dei farmaci antipertensivi.
Meccanismi e implicazioni cliniche
L’epilessia può originare da danni cerebrali, inclusi ictus e lesioni microvascolari. Studi precedenti hanno dimostrato che il losartan impedisce l’attivazione degli astrociti e preserva l’integrità della barriera ematoencefalica (BBB), un fattore cruciale nella prevenzione dell’epilessia.
Un’analisi retrospettiva di un database sanitario tedesco ha rivelato una minore incidenza di epilessia tra i pazienti trattati con ARB rispetto a quelli in terapia con altri antipertensivi. Tuttavia, questo studio non ha considerato le condizioni mediche sottostanti dei pazienti.
Per una comprensione più approfondita, Wen e colleghi hanno esaminato un vasto database americano, includendo informazioni demografiche, comorbilità e uso concomitante di altri farmaci. Hanno calcolato i punteggi di propensione per valutare la probabilità di essere trattati con ARB, ACEI, beta-bloccanti o CCB, tenendo conto delle caratteristiche basali dei pazienti.
Dall’analisi di 2.261.964 pazienti che hanno iniziato un trattamento antipertensivo tra il 2010 e il 2017, è emerso che l’uso di ARB, in particolare il losartan, era associato a una riduzione significativa dell’incidenza di epilessia rispetto agli ACEI ( hazard ratio aggiustato [aHR], 0,75; intervallo di confidenza al 95% [IC] 0,58-0,96), ai beta-bloccanti (aHR, 0,70; IC al 95% 0,54-0,90) e ad altre classi di farmaci antipertensivi (aHR, 0,72; IC al 95% 0,56-0,95), ma non rispetto ai CCB.
Conclusioni e limitazioni
Gli autori hanno ipotizzato che gli effetti benefici del losartan siano dovuti alla sua capacità di inibire la cascata di segnalazione del fattore di crescita trasformante beta indotta dall’albumina, riducendo così l’attivazione degli astrociti e la permeabilità della BBB.
Il sistema renina-angiotensina, noto per il suo ruolo nella regolazione della pressione arteriosa, è riconosciuto come un fattore chiave nella suscettibilità alle convulsioni, e l’alterazione della BBB può scatenare crisi epilettiche anche in assenza di epilessia preesistente.
Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni, tra cui la possibilità di fattori confondenti non misurati e l’assenza di dati su importanti fattori di rischio per l’epilessia. Inoltre, i dati provengono da piani sanitari privati, il che potrebbe limitare la generalizzabilità dei risultati a popolazioni diverse.
Bibliografia
Wen X, Otoo MN, Tang J, et al. Angiotensin Receptor Blockers for Hypertension and Risk of Epilepsy. JAMA Neurol. 2024, Jun 17:e241714. doi: 10.1001/jamaneurol.2024.1714. Epub ahead of print. leggi