Morgan attacca Emma Marrone in un nuovo singolo


Morgan attacca Emma Marrone in un nuovo brano: la cantante aveva difeso Angelica e Calcutta. Sui social, l’ex Bluvertigo pubblica “Rutta” e si scaglia contro la collega

morgan emma marrone

Morgan torna all’attacco dopo lo scoppio il caso Angelica Schiatti, l’ex fidanzata che l’ha accusato di stalking e revenge porn. Fatti raccontati senza filtri dall’artista, che ora fa coppia con Calcutta, e dai giornali. È stata Selvaggia Lucarelli a lanciare la notizia su Il Fatto Quotidiano, nonostante l’ex Bluvertigo si sia più volte dichiarato innocente. Contro di lui, però, si sono espressi in tanti. Tra questi Emma Marrone, che sui social scriveva: “In un mondo pieno di Morgan siate Calcutta“.

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Così Morgan, sui social, pubblica un nuovo brano contro l’artista salentina. Si tratta del “secondo capitolo della trilogia di protesta” iniziata con “Rutti”. Ora online c’è “Rutta”. Tra i passaggi salienti, Morgan canta “In un mondo di M, pieno di pezzi di me, che capiscono me appena ascoltano ‘Emme’”. Nel testo viene ripresa più volte la frase di Emma.

IL TESTO

In un mondo di Mo
col vulcano che erutta
siate ca
e vedrete che rutta.
In un mondo di Morgan
col vulcano che erutta
siate cal
e vedrete che rutta.

In un mondo di M
pieno di pezzi di me
che capiscono me
basta che ascoltino M.

In un mondo di M
pieno di pezzi di me
che capiscono me
appena ascoltano “emme”.

Non c’è niente di più comodo
di una poltrona comoda
non c’è niente di più scomodo
di una persona scomoda
non c’è niente di più ovvio
di una cosa ovvia
ed è ovviamente che nel niente
non c’è niente.

In un mondo di Mo
non piace chi usa gli altri per suo tornaco,
in un mondo di Mo
o sei autentico e non prendi per il Q
o verrai criticato ma non punito,
rimproverato ma non umiliato,
perché in un mondo di Mo
si vive con energia fornita da arte e da filosofia, che danno direzione e stile all’esistenza, e non si studiano per poi comportarsi da merde.
Nel mondo di Mo la musica ha un senso: si ascolta, si impara,
se ne parla, ci sono i suoni,
canzoni, parole, sguardi, espressioni, dialoghi,
obiezioni, discussioni,
non ci sono le manipolazioni e prevaricazioni,
ci sono le idee nella luce della libertà, incluse le trasgressioni.
In un mondo di Mo
la parola è contatto
siate cal
e diventa ricatto.

In un mondo di Morgan
col vulcano che erutta
siate cal
e vedrete che rutta.

L’ATTACCO AI GIORNALISTI

In un altro post, Morgan pubblica anche un “video messaggio ai giornalisti violenti (L*******i, S****i, T*******o, e molti altri), e lettura di Adagio Assai dal Concerto in Sol per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel”.

“Dalle condivisioni di questo post- scrive- leggo ennesime dichiarazioni diffamatorie di chi non riesce ad entrare nella logica del rispetto ed è convinto/a di essere legittimato a perseverare nella svalutazione pubblica della mia persona pur non conoscendo né me né il mio lavoro, né la mia storia, né la storia del presunto stalking. Non si riesce a far capire a questa gente che non devono fare agli altri quel che nessuno fa con loro, e che se loro fossero nei miei panni sarebbero altrettanto indignati e danneggiati, ma quel che più non riescono a capire è che io sono il tipo di persona che li difenderebbe se si trovassero vilipesi”.

“Smettetela di criticare e far uscire il negativo”, dice in video. “Non ho lavoro, mi hanno tolto tutto a causa di quello che avete scritto voi. Cosa volete? Volete la morte? Non vi basta avermi fatto male. Volete la morte”, continua.