“Odio l’estate (anche io)” è il nuovo singolo dei Noblesse Oblige!


“Odio l’estate (anche io)”, il nuovo singolo dei Noblesse Oblige! Il brano è disponibile nelle radio e sulle piattaforme digitali

noblesse oblige

“Odio l’estate (anche io)”, il nuovo singolo dei Noblesse Oblige!, rappresenta il coraggioso tentativo della band di produrre il nuovo tormentone dell’estate, registrato rigorosamente senza l’ausilio di strumenti musicali invernali (esistono! Zampogne e campanelli avrebbero certamente rovinato il mood).

Precisiamo che il motivo per cui l’autore odia l’estate è rivelato solo alla fine del pezzo: questo astuto artificio compositivo contribuirà indubbiamente ad incrementare la durata degli ascolti, confutando – auspicabilmente – gli studi che sostengono che le nuove generazioni dispongono di una soglia di attenzione massima di 8 secondi.

Il nuovo brano dei Noblesse Oblige! è stato prodotto da Francesco Musacco, vincitore di due Festival di Sanremo con i suoi arrangiamenti e produttore, tra gli altri, di brani di successo di Simone Cristicchi, Povia, Emma, Luca Carboni e Alex Baroni.

Commentano i Noblesse Oblige! a proposito del brano: “Dopo tanti anni, sentivamo l’urgenza di colmare l’enorme vuoto lasciato dai Righeira, anche perché il nostro 45 giri del 1985 de ‘L’estate sta finendo’ si è molto usurato e salta in alcuni punti. Era necessario quindi un nuovo brano sul tema e abbiamo ritenuto opportuno cimentarci nell’impresa applicando la nostra innata sensibilità di artisti decadenti (ma non decaduti)”.

Il videoclip di “Odio l’estate (anche io)” è stato diretto da Alan Smithee ed è un video citazionista che sicuramente finirà con l’essere citato come esempio di citazionismo (questa corrente artistica funziona così).

L’insigne regista si è per l’occasione servito dei più innovativi strumenti di intelligenza artificiale per ricreare alcune celebri scene, dimostrando come l’IA generativa possa essere utilizzata per nobili scopi, ma anche per finalità più opinabili e probabilmente non valevoli l’enorme quantitativo di energia elettrica che è stato dissipato dai data center.