Al Pomiroeu di Seregno in arrivo un percorso di gusto al femminile


Al Pomiroeu da settembre per otto serate lo chef Giancarlo Morelli è affiancato da chef donne tra più talentuose del panorama nazionale e internazionale

cuochi professionisti

Ai fornelli del Pomiroeu arrivano Cinzia De Lauri & Sara Nicolosi, Caterina Ceraudo, Fabrizia Meroi, Antonella Ricci, Erika Gotta, Viviana Varese, Isa Mazzocchi e Valeria Mosca.

Gran finale il 4 dicembre con lo chef Osvaldo Presazzi, che omaggia la cucina del Maestro Gualtiero Marchesi

Una storia di alta cucina e di visione, un percorso di vita e di lavoro, un progetto gastronomico nato nel 1993 e diventato una destinazione. Il ristorante Pomiroeu di Seregno ha compiuto 30 anni. I festeggiamenti di questo traguardo proseguono anche nel 2024 e lo chef Giancarlo Morelli, mente e cuore del locale 1 Stella Michelin, rinnova il progetto a quattro mani «Back to Back». Un percorso di gusto che da settembre vede protagoniste nove chef donne tra le più talentuose del panorama italiano e internazionale.

Per questa speciale occasione, Morelli ha rivolto il suo sguardo alle origini della cucina, alla trasmissione di un sapere antico di generazione in generazione, al mondo femminile riunito intorno ai fornelli. Un’idea di condivisione e di scambio virtuoso che ha sempre contraddistinto la sua filosofia e i suoi progetti imprenditoriali in giro per il mondo, tra cui il Phi Beach in Costa Smeralda, il Ristorante Morelli e il Bulk Mixology Food and Bar all’interno dell’Hotel Viu Milan.

A 30 anni dalla sua apertura, il Pomiroeu diventa un terreno sperimentale che valorizza la sensibilità femminile in cucina, insieme alle tradizioni gastronomiche regionali, da cui provengono le cuoche, con la realizzazione di un menu degustazione condiviso, frutto delle loro reciproche esperienze.

«Ogni evento sarà un’occasione per esplorare la ricchezza e la diversità della cucina italiana attraverso le mani esperte di queste straordinarie chef, che con la loro arte e passione ci guideranno in un viaggio culinario di scoperta e innovazione. La scelta delle protagoniste riflette il nostro impegno a promuovere la diversità culturale e l’uguaglianza di genere nel settore gastronomico», ha commentato Morelli.

Le otto serate speciali hanno inizio il 10 settembre con lo chef Giancarlo Morelli che cucina insieme al duo composto da Cinzia De Lauri & Sara Nicolosi, anime del ristorante vegetariano e vegano Altatto, aperto nel 2019 a Milano in zona Greco. Un’iniziativa che con Pomiroeu condivide la volontà di arricchire le zone periferiche di una proposta di alto profilo e di una profonda etica culinaria. Il 18 settembre è la volta di Caterina Ceraudo, giovane chef a capo del ristorante di famiglia Dattilo, a Strongoli, in provincia di Crotone, in Calabria.

Dal sud al nord, l’arrivo dell’autunno si festeggia con la cena del 25 settembre insieme a Fabrizia Meroi, premiata come chef donna dell’anno da Veuve Clicquot nel 2018, talentuosa “direttore d’orchestra” del Laite di Sappada (Udine), locale fondato con il marito Roberto e in cui oggi lavora a tempo pieno la figlia Elena, che tra le sue esperienze formative annovera anche quella al Pomiroeu. L’1 ottobre Morelli chiama Antonella Ricci, chef pugliese che con Vinod Sookar ha portato a Ceglie la sua idea di cucina semplice, fatta di ricette tradizionali.

Il viaggio prosegue tra i pendii piemontesi il 15 ottobre con Erika Gotta, a capo del ristorante La Bursch, dentro una country house a Oretto, nella Valle Cervo, per poi ritornare a Milano il 22 ottobre con l’istrionica Viviana Varese, ideatrice di Polpo e di Faak, appena nominata chef al Passalacqua di Como e presente con il suo concetto di cucina anche in Sicilia. Il 13 novembre è la volta di Isa Mazzocchi dalla cucina de La Palta di Borgonuovo Val Tidone (Pc), dove coltiva il progetto di una cucina con le materie prime raccolte lungo il greto del Tidone: bacche, cortecce e fiori di campo. Il percorso delle cene a quattro mani, non a caso, termina proprio con il tema del foraging il 27 novembre con Valeria Mosca, che è anche bio ricercatrice. Un ritorno alle origini di tutto, un po’ come Pomiroeu, che prende il suo nome dalla mela, frutto da cui inizia ogni cosa.

Il tributo alle radici è anche il filo conduttore della Grand soirée finale, prevista il 4 dicembre e che vede la partecipazione di Osvaldo Presazzi, primo allievo dello Chef Gualtiero Marchesi e attualmente Executive Chef presso La Terrazza Gualtiero Marchesi. Questo ristorante è l’unico a riproporre in modo integrale i piatti iconici del “Maestro della cucina italiana”, che ha contribuito a formare generazioni di chef, uomini e donne, grazie a una visione innovativa e all’impegno per tramandare l’eccellenza culinaria. Un progetto che inizia e termina all’insegna di una tradizione comune e di interpretazioni contemporanee del cibo d’autore.