Il turismo legato alla nautica continua a crescere


Cresce senza sosta il turismo legato alla nautica in Italia. Dall’era Covid, i ricavi delle società di charter hanno iniziato ad aumentare sensibilmente di anno in anno

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Cresce senza sosta il turismo legato alla nautica in Italia. Dall’era Covid, spartiacque fra passato e presente quando il settore registrò le prime impennate in termini di presenze e fatturato, i ricavi delle società di charter hanno iniziato ad aumentare sensibilmente di anno in anno. Tanto che nel 2024, stando alle stime degli operatori, dovrebbero segnare un +10% rispetto al 2023 grazie soprattutto al numero di settimane vendute. I gioielli del Belpaese, secondo i dati raccolti dalla Spartivento Group, società di charter leader in Italia, farebbero gola soprattutto agli stranieri (67%) e in particolar modo a tedeschi (18%) e polacchi (13%). Numeri, questi, che caratterizzarono la stagione nautica 2023 della Spartivento e che, secondo le previsioni della stessa società, dovrebbero essere confermate anche in questi mesi. Nel 2024 la società ha già portato in vacanza oltre 16.000 persone a scoprire i luoghi più paradisiaci d’Italia con la sua flotta di oltre 130 imbarcazioni tra catamarani e barche a vela.

Numeri importanti che contribuiscono a tracciare un quadro più completo sull’apporto del turismo nautico al PIL italiano. Nelle ultime indagini, infatti, è stato stimato che il settore raggiunge il valore di 28 miliardi di euro dando lavoro a più di 100mila addetti. Non è poi da sottovalutare, secondo la Spartivento, un altro dato comparativo: nel largo campo “outdoor”, fra cui spiccano i camper, la spesa del turista che va per mare è il doppio rispetto agli altri, tirando fuori dal portafoglio circa 146 euro al giorno contro gli 85 dei vacanzieri “outdoor”.