Significativo miglioramento della sopravvivenza in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con la terapia a base di cellule CAR-T ciltacabtagene autoleucel
Johnson & Johnson e Legend Biotech hanno reso noti i risultati intermedi dello studio di fase 3 CARTITUDE-4, che hanno evidenziato un significativo miglioramento della sopravvivenza in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con la terapia a base di cellule CAR-T ciltacabtagene autoleucel (cilta-cel).
Le due aziende non hanno fornito, per ora, dati specifici sulla seconda analisi ad interim prespecificata di CARTITUDE-4, limitandosi ad annunciare che il trattamento con la loro terapia cellulare ha portato a un “miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante” della sopravvivenza globale, rispetto alle terapie standard.
Inoltre, il profilo di sicurezza di cilta-cel in questo setting è risultato coerente con quello osservato per l’indicazione approvata.
Jordan Schecter, disease area leader del mieloma multiplo presso J&J Innovative Medicine, ha dichiarato in un comunicato che con questi risultati cilta-cel è diventata “la prima terapia cellulare a migliorare in modo significativo la sopravvivenza globale rispetto allo standard di cura per i pazienti con mieloma multiplo già in seconda linea”.
J&J e Legend presenteranno i risultati di CARTITUDE-4 a un prossimo congresso medico e li condivideranno con le autorità regolatorie mondiali.
Cilta-cel è un’immunoterapia autologa a base di cellule T geneticamente modificate che ha come bersaglio la proteina BCMA, tipicamente espressa dalle cellule del mieloma multiplo. Questo meccanismo d’azione consente al farmaco di indirizzare le cellule T verso le cellule BCMA-positive e di innescare la loro attività antitumorale. Queste CAR-T hanno ottenuto la prima approvazione da parte della Food and drug administation (Fda) nel febbraio 2022 per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario dopo quattro o più linee di terapia precedenti.
Nell’aprile 2024, l’ente regolatorio statunitense ha ampliato l’indicazione, approvando l’impiego di cilta-cel in pazienti sottoposti ad almeno un trattamento precedente, e dunque come terapia di seconda linea. Il via libera alla nuova indicazione è stato supportato dai dai dati di sopravvivenza libera da progressione (PFS) dello studio CARTITUDE-4, che hanno mostrato che hanno mostrato una riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte del 74% per i pazienti trattati con cilta-cel rispetto alla terapia standard. Questi risultati sono stati pubblicati nel giugno 2023 sul New England Journal of Medicine.
Negli ultimi mesi cilta-cel, insieme con altre terapie a base di CAR-T, è stato al centro di un’indagine sulla sicurezza da parte della Fda. Nel novembre 2023, l’agenzia regolatoria ha annunciato che stava analizzando le segnalazioni di neoplasie secondarie in pazienti trattati con queste terapie e nell’aprile 2024 ha imposto alle aziende produttrici di includere il rischio di tumori secondari nelle avvertenze riportate nelle schede tecniche dei loro prodotti.
Il mese scorso, tuttavia, i risultati di uno studio della Stanford University pubblicato sul New England Journal of Medicine hanno dimostrato che questo rischio di tumori secondari per i pazienti trattati con CAR-T è molto ridotto.