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Mocky nelle radio e in digitale con “Non ci scotta più”

musica concertone

Mocky torna con “Non ci scotta più”. In questo brano, il cantautore, attore e regista si ispira alla celebre “Africa” dei Toto

Dopo l’emozionante introspezione del suo primo singolo “Io“, in cui ha dimostrato che i limiti sono solo nella mente e che, anche in un mondo bianco e nero, si può traslare dall’essere sognatori che non vedono l’orizzonte a fare del cielo la propria casa senza confini, Mocky torna con “Non ci scotta più“. In questo brano, il cantautore, attore e regista italiano, noto per le sue web serie come “Odio il Mio Migliore Amico” e il fan film “The Last of Us Forsaken”, si ispira alla celebre “Africa” dei Toto per ricreare atmosfere tranquille e spensierate, trasportando l’ascoltatore in una dimensione sonora di libertà e serenità.

Ascolta su Spotify.

“Non ci scotta più” nasce in una domenica di aprile, mentre Mocky rifletteva sull’estate e su ciò che rappresenta per lui. L’estate, sin da bambini, è il traguardo più ambito, simbolo di relax, tranquillità e stacco dalla routine. Tuttavia, spesso porta con sé vecchi ricordi e una nostalgia difficile da superare. Con questa canzone, il giovane artista pugliese celebra il superamento di quei ricordi, dichiarando con forza, consapevolezza e maturità che finalmente “non ci scotta più”.

Prodotto dal talentuoso Saverio Autorino, in arte SaverreO, il brano è un mix perfetto di suoni che richiamano il mare e le vibes estive. Una canzone leggera che accarezza il cuore, perfetta per un ascolto rilassato mentre si è diretti verso il mare. Mocky e SaverreO hanno lavorato insieme per creare un suond che evocasse la sensazione di essere sulla spiaggia, chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dalle onde sonore.

Nel testo, i sentimenti di nostalgia e liberazione, vengono espressi mediante immagini vivide e poetiche. Liriche come «Il sole sulla pelle, una spiaggia di perle, e i tuoi occhi sempre più blu» richiamano momenti di pura bellezza, di quella meraviglia che bussa alla porta dell’anima con l’arrivo della bella stagione. Il ritornello, «E chiudiamo l’ombrellone, tanto non ci scotta più», simboleggia il superamento del passato e l’abbraccio di un nuovo inizio.

La canzone si configura così come un piccolo inno alla rinascita e alla gioia di vivere, trasmettendo un messaggio di positività che invita a guardare avanti e a lasciarsi alle spalle i vecchi dolori. «Innamorate sere d’estate, quelle che non finiscono mai, quelle calde un po’ come a Dubai», canta Mocky, sottolineando come le esperienze estive, seppur fugaci, siano intrise di magia e intensità.

Mocky non si limita a raccontare l’estate come un semplice momento di pausa, ma ne fa l’emblema della rinascita, personale e collettiva. Quegli «occhiali da sole per le anime da sole, che non si cercano più» richiamano, con un’incredibile profondità mascherata da leggerezza, la solitudine che a volte accompagna le nostre vite e come l’estate possa essere un’occasione per riconnettersi con se stessi e con gli altri.

«La musica ha troppe sfaccettature per essere descritta in poche righe – dichiara Mocky –. È una delle cose più presenti nella nostra vita, non c’è giornata senza che ascoltiamo musica. Persino il suono del traffico che ci accompagna la mattina a lavoro è musica. Con le mie canzoni, vorrei poter trasmettere me stesso. Durante il lavoro con SaverreO, ho provato a sedermi e chiudere gli occhi finché non riuscivamo a tirare fuori un suono che mi facesse sentire al mare. Quando scrivo una nuova canzone, non penso tanto alla commercialità che potrebbe avere, ma al senso di ciò che sto facendo. Le frasi che scrivo, ogni minima parola, hanno un peso enorme per me. Il mio obiettivo è sempre quello di trasmettere me stesso e poter essere di conforto, sollievo a chi mi ascolta, regalando un’emozione.»

Con “Non ci scotta più”, Mocky esplora nuovi territori musicali, regalando al pubblico una carezza che profuma di salsedine e di stelle. La sua musica è un rifugio, un luogo in cui le emozioni si trasformano in melodie e parole che toccano il cuore di chi ascolta.

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