Impiegata da secoli nella dieta tradizionale giapponese, il fucus vesicolosus rappresenta una delle alghe più utilizzate in Europa non solo a scopo alimentare
Il Fucus vesiculosus è un’alga bruna ricca di iodio della famiglia delle Fucaceae. È formata da un corpo, detto tallo, che presenta fronde di color verde oliva tendente al brun (1). La pianta può essere lunga da 15 cm fino a 1 metro e lungo ogni lamina di forma fogliacea allungata sono presenti alcune vescicolette ripiene di aria che servono per il galleggiamento della pianta, in quanto se questa dovesse restare sommersa troppo a lungo andrebbe incontro a putrefazione. Per una certa somiglianza delle fronde con la quercia, Plinio descrisse la pianta officinale di Fucus vesiculosus chiamandola “quercus marina” (2).
Fucus vesiculosus può crescere nella zona litorale, dove la marea cambia la profondità dell’acqua e lascia la pianta esposta per alcune ore, oppure nella zona sublitorale, dove la pianta rimane costantemente sommersa. È distribuito lungo le coste del Nord Atlantico, in acque fredde e temperate a bassa salinità e in Europa a partire dallo stretto di Gibilterra fino a tutta la penisola scandinava, in Islanda, Groenlandia, lungo la costa canadese e lungo la costa settentrionale statunitense.
Il Fucus vesiculosus venne descritto per la prima volta nel 1862 dal medico Duchesne-Duparc. Egli inizialmente lo utilizzò contro la psoriasi, ma si accorse che il Fucus possedeva la proprietà di mobilizzare i grassi. A seguito di questa sua scoperta, il medico iniziò ad impiegarlo per combattere l’obesità e ne descrisse poi le “qualità” dimagranti che egli attribuiva alla regolarizzazione del metabolismo dei grassi, ottenuto grazie ad una stimolazione endocrina.
La parte più conosciuta e utilizzata del Fucus vesiculosus è il tallo. Questa pianta officinale è considerata una delle ricchezze dell’oceano, un concentrato di sali minerali, oligoelementi, vitamine e iodio. Sull’organismo esercita un’attività depurativa e tonificante metabolica, agendo in particolar modo sull’equilibrio del peso corporeo e sul metabolismo dei lipidi.
Le alghe in generale ed in particolare il Fucus, proprio per la loro ricchezza in iodio, sono in grado di provocare un aumento della funzionalità tiroidea e, di conseguenza, accelerare i processi di catabolismo2. Proprio per questo motivo il Fucus vesiculosus trova il suo utilizzo principale all’inizio di una cura dimagrante e costituisce, a volte, lo starter per il processo di dimagrimento (2).
Il metabolismo basale rappresenta la quantità di energia impiegata in condizioni di neutralità termica, dal soggetto sveglio, ma in uno stato di totale rilassamento fisico e psichico, a digiuno da almeno 12 ore. In altre parole, il metabolismo basale è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia. In un individuo sano e sedentario rappresenta circa il 65-75% del dispendio energetico totale.Il metabolismo è influenzato dallo stato nutrizionale e tipo di dieta; fattori ormonali; gravidanza e allattamento (aumenta soprattutto nella fase finale della gestazione); ansia; utilizzo di farmaci (i sedativi lo rallentano, mentre gli stimolanti lo aumentano).
Dal momento che la tiroide controlla il metabolismo e lo iodio stimola l’attività di questa ghiandola, una scarsità di questo minerale può portare ad un incremento del peso. Infatti quando il metabolismo rallenta, il corpo brucia meno calorie, immagazzinandole, piuttosto che utilizzarle, e ciò provoca un accumulo di grasso, ritenzione idrica con conseguente eccesso di peso e cellulite. I principali sintomi dell’ipotiroidismo sono infatti: stanchezza; irritabilità; indebolimento o perdita dei capelli; impotenza o perdita del desiderio sessuale. In ogni caso è buona norma parlarne sempre con l’endocrinologo e nel caso verificare tramite un semplice esame del sangue e un’ecografia della tiroide una condizione di ipotiroidismo. Sotto indicazione medica, aumentare il livello di iodio permetterà di normalizzare le funzioni della ghiandola tiroidea e conseguentemente del tasso metabolico.
Le alghe sono particolarmente indicate nei casi di soggetti che presentano modeste note di ipofunzionalità tiroidea e ritenzione idrosalina poiché, grazie al loro apporto in iodio organico, sono in grado di regolarne la funzionalità (2). L’utilizzo delle alghe, invece, non è consigliato per le persone che soffrono di ipertiroidismo e dovrà essere effettuato sempre e comunque sotto stretto controllo di un professionista della salute.
L’azione della pianta officinale di Fucus vesiculosus si localizza principalmente nelle sedi maggiormente ricche in tessuto adiposo (fianchi, cosce ecc.) e può essere anche associato ad altre piante come per esempio Pilosella.
I componenti maggiori sono polisaccaridi, tra cui acido alginico, fucoidano e laminarina, e iodio inorganico; inoltre, sono presenti polifenoli, vitamina C e minerali. A scopo medicinale, è consentito con un contenuto massimo di iodio dello 0,2% (3,4).
Il fucus si ritrova prevalentemente in prodotti per il controllo del peso corporeo, utilizzati in caso di sovrappeso e obesità e nei disturbi correlati, come il diabete (5). Nella medicina tradizionale, è stato utilizzato anche per il trattamento della gotta, della gonartrosi:una patologia cronica caratterizzata da lesioni degenerative a carico della cartilagine articolare che determinano progressivamente dolore, difficoltà nei movimenti e deformazione dell’articolazione stessa. L’acido alginico è utilizzato in caso di infiammazioni gastrointestinali. La pianta officinale di Fucus vesiculosus viene anche impiegata, in virtù dell’azione endocrina, come supporto nei casi di psoriasi, una patologia dermatologica che ha origine anche da uno squilibrio a carico dei lipidi.
Il fucus è in grado di promuovere il senso di sazietà e di stimolare la peristalsi intestinale, grazie al contenuto in acido alginico. Inoltre, la presenza di iodio sembra favorire la produzione degli ormoni tiroidei, cui consegue la riduzione del colesterolo nel sangue, l’utilizzazione dei carboidrati e la lipolisi nel tessuto adiposo. Infine, il fucus inibisce gli enzimi digestivi (amilasi, lipasi e glucosidasi) e riduce i livelli di glucosio post-prandiale e l’insulino-resistenza (3).
L’integratore di Fucus si utilizza in fitoterapia per la sua capacità di intervenire nella regolazione del metabolismo basale. Le sue proprietà drenanti e diuretiche offrono benefici anche in caso di cellulite e ritenzione idrica.
Il Fucus ha un’azione tonica che sostiene l’organismo soprattutto nei periodi iniziali delle diete finalizzate alla perdita di peso. In particolare accelera il metabolismo e sostiene il ricambio generale.
Alcuni studi hanno dimostrato anche il suo effetto ipoglicemizzante, soprattutto nei soggetti diabetici. Infine, alcuni autori segnalano l’impiego anche in caso di psoriasi.
Grazie ai suoi effetti benefici, il Fucus viene consigliato in Erboristeria come coadiuvante naturale in caso di:
• ipotiroidismo
• gozzo
• eccesso di peso
• accumuli adiposi
• cellulite
• ritenzione idrica
• metabolismo rallentato
• linfatismo
• stati carenziali di oligoelementi
FUCUS E TIROIDE, COME AGISCE
Sappiamo che contiene molto iodio, un elemento che può stimolare il funzionamento della tiroide. È considerato essenziale per il corretto rilascio degli ormoni che agiscono sulla crescita, la riproduzione, il sistema nervoso, la creazione di energia e il metabolismo. Una carenza di iodio, infatti, può influire su vari disturbi. Per questo, è spesso menzionata l’interazione tra Fucus e tiroide: come integratore alimentare può essere un supporto ma il suo apporto è sempre da valutare in presenza di disfunzioni.
UN’ALGA COME GASTROPROTETTORE
Il Fucus Vesiculosus viene studiato anche per le fibre (polisaccaridi), che mostrano proprietà biologiche come antinfiammatori naturali e anticoagulanti. Tra queste spicca il fucoidano, un agente valido nel proteggere la mucosa gastrica. Forma una sorta di gel protettivo sulla parete dello stomaco, che riduce la secrezione acida ed evita il reflusso gastro-esofageo.
FUCUS VESICULOSUS PER LA PELLE
I polisaccaridi e sali dell’alga sono vantaggiosi anche per l’epidermide. Algina e alginati, ad esempio, sono validi elementi per la sintesi del collagene e la produzione di elastina, con funzione anti-invecchiamento. Altre sostanze antiossidanti donano effetti protettivi, lenitivi e per l’idratazione cutanea.
Nella tradizione erboristica è usata per la talassoterapia. Tramite un bagno caldo terapeutico il Fucus rilascia elementi benefici come i minerali, le mucillagini e gli alginati.
FUCUS PER DIMAGRIRE E TONIFICARE: UNA RISORSA NELLA COSMESI
I prodotti di bellezza sono sempre alla ricerca di nuove formulazioni, si sa. Da questo punto di vista, quindi, le caratteristiche delle alghe brune sono state una piacevole scoperta per creme, impacchi e integratori alimentari. In più, la capacità di formare un “idrogel” le rende un ottimo emulsionante cosmetico.
Il Fucus Vesiculosus, nelle preparazioni cosmetiche, si presta ad azioni mirate grazie ai suoi costituenti. Rende bio-disponibili vitamine, minerali e oligoelementi che favoriscono la microcircolazione e la vasodilatazione a livello capillare. I risultati saranno astringenti e tonificanti: una migliore microcircolazione sanguigna e linfatica apporta ossigeno e tonifica i tessuti, mentre aiuta ad eliminare le scorie dal corpo.
AVVERTENZE: è consigliabile assumere integratori alimentari e preparati erboristici a base di Fucus vesiculosus per periodi continuativi non superiori alle 6-8 settimane. Si evidenzia anche un beneficio se dopo un periodo di utilizzo si procede con una pausa per poi riprenderne l’assunzione. L’uso di fucus (e delle alghe marine) è sconsigliato in soggetti che abbiano alterazioni della coagulazione, nella pressione e della funzionalità tiroidea in trattamento con ormoni tiroidei; nelle donne in gravidanza o allattamento dovrebbero comunque essere assunti sotto il controllo medico.
BIBLIOGRAFIA
1. V. Anzalone, F. Consonni, Il Fucus, in “Natural 1”, ottobre 2018, pp. 40-43
2. E. Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, Milano 2004
3. Mazzanti, Dell’Agli, Izzo. Farmacognosia e Fitoterapia, 2020
4. https://www.ema.europa.eu/en/documents/herbal-report/final-assessment-report-fucus-vesiculosus-l-thallus_en.pdf
5. Mar Drugs. 2018;16(4):132. doi: 10.3390/md16040132.
6. Mar Drugs. 2022 Feb 26;20(3):174. doi: 10.3390/md20030174.
7. Nutrients. 2023 Dec 1;15(23):4987. doi: 10.3390/nu15234987.
8. Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali. E. Campanini – 2016 Ed. Tecniche nuove
9. Farmaci Vegetali. Manuale ragionato di fitoterapia. P. Campagna – 2008 Ed. Minerva medica
10. Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci. F. Fiorenzuoli -2013 Ed. Tecniche nuove
11. Medicina tradizionale erboristica. S. Iozzi – 2009 Ed. Tecniche nuove
12. Fitoterapia. Principi di fitoterapia clinica, tradizionale, energetica, moderna. E. Sangiorgi et al. – 2007 Ed. Ambrosiana