Psoriasi: benefici dal dosaggio flessibile di tildrakizumab


Psoriasi: secondo nuovi studi il dosaggio flessibile di tildrakizumab consente una gestione migliore delle diverse tipologie di pazienti

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Nella gestione dei pazienti affetti da psoriasi, la possibilità di utilizzare un dosaggio variabile di tildrakizumab offre l’opportunità di adeguare la terapia e seconda del paziente, riservando un dosaggio più alto ai soggetti con un alto carico di malattia o un peso corporeo elevato. Se ne è discusso in occasione del congresso 2024 della SIDeMAST.

Tildrakizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro la subunità P19 dell’interleuchina (IL)-23, che impedisce il legame della citochina con il suo recettore e di conseguenza blocca l’attivazione della via di segnalazione mediata dalla IL-17 e dalle cellule Th17.

«Tildrakizumab è stato il primo anti IL-23 a essere stato studiato ma è stato commercializzato solo dopo altre molecole dello stesso tipo, quindi negli studi registrativi è stato confrontato con farmaci più datati come etanercept e, soprattutto, uno degli endpoint primari era la risposta PASI 75» ha spiegato la dr.ssa Marina Burlando dell’Ospedale san Martino di Genova. «Questo ha fatto sì che noi dermatologi inizialmente lo abbiamo utilizzato in pazienti con una psoriasi non particolarmente grave, naïve alle terapie biologiche o con poche comorbilità, quasi per non “sfidare” troppo questo farmaco, e questo spiega perché la real life ha dato dei risultati totalmente diversi».

Infatti, a titolo di esempio, in uno studio di real life della Clinica Universitaria di Genova su pazienti prevalentemente bio-naïve con psoriasi moderata, tildrakizumab ha superato le aspettative consentendo all’87% dei soggetti di raggiungere una risposta PASI 100 e al 91% di ottenere una risposta PASI 90. Quindi, con una selezione accurata dei pazienti, è stato possibile ottenere dei risultati decisamente più brillanti rispetto agli studi registrativi.

Un’altra esperienza di real life, sempre della Clinica Universitaria di Genova, ha evidenziato come i pazienti che hanno risposto velocemente a tildrakizumab dopo 3 anni continuano a mantenere una risposta PASI 90, con un ottimo profilo di sicurezza anche con un trattamento così prolungato.

Dosaggio flessibile per una migliore gestione delle diverse tipologie di pazienti
Una caratteristica importante di tildrakizumab è la flessibilità del dosaggio che consente di avere una doppia posologia. La dose consigliata è di 100 mg per via sottocutanea alle settimane 0 e 4, e successivamente ogni 12 settimane tuttavia, a discrezione del medico nei pazienti con un alto carico di malattia o con peso corporeo superiore a 90 Kg, una dose da 200 mg può garantire una maggiore efficacia.

Gli studi registrativi reSURFACE 1 e 2 hanno valutato entrambe le dosi del farmaco e, a fronte di una differenza poco rilevante in termini di efficacia e tollerabilità, inizialmente è stato proposto il dosaggio da 100 mg. Le sottoanalisi degli studi hanno tuttavia evidenziato una risposta migliore con i 200 mg nei pazienti con malattia grave (PASI superiore a 20) o peso corporeo elevato (superiore a 90 kg). Lo stesso può valere per pazienti con sindrome metabolica associata, con psoriasi in aree difficili da trattare o che hanno fallito con precedenti terapie biologiche, un fattore tipicamente negativo per l’efficacia dell’ultimo farmaco biologico che viene utilizzato.

Questo è stato confermato da uno studio retrospettivo italiano (IL PSO, Italian landscape psoriasis) che ha confrontato i risultati di tildrakizumab 100 e 200 mg in pazienti normopeso, sovrappeso, con e senza esperienza di biologici. La dose più alta è infatti risultata preferibile nei soggetti con le caratteristiche menzionate in precedenza.

Un dosaggio flessibile può rivelarsi utile anche per modulare il trattamento sul singolo paziente, passando per esempio da 100 a 200 mg in caso di riduzione della risposta o, viceversa, per ridurre il carico farmacologico in un soggetto in remissione clinica.

Referenze

Burlando M. Tildrakizumab: l’opportunità di un dosaggio flessibile.

Papp KA et al. Efficacy of tildrakizumab for moderate-to-severe plaque psoriasis: pooled analysis of three randomized controlled trials at weeks 12 and 28. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2019 Jun;33(6):1098-1106. 

Thaçi D et al. Efficacy of Tildrakizumab Across Different Body Weights in Moderate-to-Severe Psoriasis Over 5 Years: Pooled Analyses from the reSURFACE Pivotal Studies. Dermatol Ther. 2022 Oct;12(10):2325-2341. 

Gargiulo L et al. Comparative effectiveness of tildrakizumab 200 mg versus tildrakizumab 100 mg in psoriatic patients with high disease burden or above 90 kg of body weight: a 16-week multicenter retrospective study – IL PSO (Italian landscape psoriasis). J Dermatolog Treat. 2024 Dec;35(1):2350760.