Dopo il caso doping, Sinner licenzia il fisioterapista e il preparatore atletico


Sinner licenzia il fisioterapista e il preparatore atletico dopo il caso doping per la positività al Clostebol. Il tennista dice: “So di non aver fatto nulla di sbagliato”

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JANNIK SINNER, TENNISTA

Jannik Sinner ‘licenzia’ il suo fisioterapista e il preparatore atletico. Umberto Ferrara e Giacomo Naldi non faranno più parte del team medico dell’atleta. Lavoravano al fianco dell’altoatesino dal 2022. La comunicazione è arrivata a tre giorni dalla notizia della positività dell’azzurro al Clostebol. “A New York con Jannik ci saremo solo io e Simone Vagnozzi, i suoi tennis coach, e lo supporteremo”, ha dichiarato l’allenatore Darren Cahill alla vigilia degli Us Open.

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Secondo l’indagine dell’ITIA, lo spray da banco curativo, contenente clostebol, era stato usato da dal fisioterapista di Sinner per curarsi un taglio che si era procurato con un bisturi, usato per trattare i calli dei piedi di Sinner. Successivamente ha trattato il tennista con dei messaggi senza però usare dei guanti e così il prodotto è entrato a contatto con la pelle del giocatore.

“SO DI NON AVER FATTO NULLA DI SBAGLIATO”

Nella prima conferenza stampa dopo la notizia, Sinner ha dichiarato: “So di non aver fatto nulla di sbagliato. Ho dovuto giocare per mesi con questo pensiero in testa, ma ricordando che non ho fatto nulla di male. Ho sempre rispettare le regole e rispetterò sempre le regole dell’antidoping”.

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LA RICOSTRUZIONE DELL’ALLENATORE DI SINNER

Parlando della ferita, Cahill ha spiegato: “A marzo, durante il torneo di Indian Wells, Giacomo Naldi, il fisioterapista di Sinner, ha messo la mano nella sua borsa e si è tagliato un dito con un tronchesino che usava per trattare i calli ai piedi di Jannik.  Io non ho visto nulla: l’unica persona che era nella stanza con lui in quel momento era Umberto Ferrara, il preparatore atletico di Jannik. Neanche Jannik sapeva. Io sono entrato nella stanza e ho visto che si stava fasciando il dito. Gli ho chiesto che cosa fosse successo e lui mi ha risposto che si era tagliato su un dito. Gli ho domandato se potessi aiutarlo in qualche modo ma mi ha risposto che la ferita non era un problema. È stata l’ultima volta in cui ho pensato a questo episodio”.