Il fatturato di Bayer cresce nel secondo trimestre 2024


Nel secondo trimestre Bayer ha registrato un fatturato di €11,144 miliardi, con una crescita del 3,1% aggiustate su base valutaria e di portafoglio

bayer industria farmaceutica

Bayer ha fornito un aggiornamento sui risultati economici e finanziari del 2Q del 2024 e sulle iniziative di riorganizzazione in corso. Nel secondo trimestre Bayer ha registrato un fatturato di €11,144 miliardi, con una crescita del 3,1% aggiustate su base valutaria e di portafoglio. L’EBITDA dell’azienda è però sceso del 16,5% a 2,111 miliardi di euro, principalmente a causa di eventi valutari e di un mix di prodotti sfavorevole.

L’attività farmaceutica di Bayer è cresciuta, migliorando del 4,5% su base annua e raggiungendo €4,605 miliardi nel secondo trimestre. L’unità farmaceutica di Bayer è “una delle nostre maggiori leve per la creazione di valore”, ha sottolineato il manager.

La divisione consumer health del gruppo è “tornata a crescere”, ha dichiarato l’amministratore delegato Bayer AG Bill Anderson, con un aumento delle vendite del 5,3% e un fatturato di 1,59 miliardi di dollari. Anche l’unità di Bayer dedicata alle scienze delle colture ha registrato una crescita dell’1,1% e vendite per €4,981 miliardi, grazie alle maggiori vendite di erbicidi a base di glifosato e alla forte performance in Nord America. “La nostra divisione Crop Science ha quasi compensato i venti contrari in un contesto di mercato agricolo difficile”, ha dichiarato Anderson.

I risultati del secondo trimestre di Bayer arrivano nel contesto degli sforzi di Anderson e del suo team per riconquistare la fiducia degli investitori dopo la disastrosa acquisizione di Monsanto da 66 miliardi di dollari da parte del gruppo. Nel gennaio 2024, Anderson ha presentato un nuovo modello operativo, cercando di massimizzare l’efficienza e di ridurre la burocrazia in tutte le attività di Bayer. Anderson ha iniziato la riorganizzazione partendo dalle posizioni apicali e nel marzo 2024, Bayer ha ridotto la sua leadership esecutiva a otto membri, rispetto al precedente organico di 14 persone.

Il nuovo Ceo  si è detto ottimista sul lavoro sin qui svolto e sulle prospettive future: «Le nostre attività sono competitive. Stiamo rivedendo la burocrazia, intensificando i nostri sforzi in materia di contenzioso, aumentando la generazione di cassa e facendo progredire la pipeline farmaceutica. In particolare su quest’ultimo punto stiamo facendo molti progressi. Proprio ieri abbiamo ricevuto ottime notizie su Kerendia….. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma mi piace il nostro slancio. E possiamo dire con certezza che il Team Bayer è all’altezza del compito.»

Il settore farmaceutico in crescita
Bayer ha dichiarato che la sua divisione farmaceutica ha registrato una crescita promettente nel secondo trimestre (+4,5%), in particolare per quanto riguarda i prodotti più recenti. Il farmaco per il cancro alla prostata Nubeqa ha registrato un’impennata delle vendite dell’89,1% a 380 milioni di euro, mentre le vendite di Kerendia, il suo trattamento per la malattia renale croniche, sono cresciute del 71,6% a 115 milioni di euro.

Kerendia è un antagonista non steroideo del recettore dei mineralcorticoidi, capostipite della sua classe, approvato nel luglio 2021 per il trattamento della malattia renale cronica in pazienti con diabete di tipo 2. Nell’agosto 2023, Bayer ha ampliato il programma di sviluppo clinico di Kerendia per includere l’insufficienza cardiaca e lunedì scorso il farmaco ha superato uno studio di Fase III in questa indicazione, riducendo significativamente l’end point composito di eventi di morte cardiovascolare e di insufficienza cardiaca totale rispetto al placebo.

Xarelto, uno degli anticoagulanti orali più venduti, ha subito un calo delle vendite del 13% a 904 milioni di euro dovuto alla sua genericazione in alcuni mercati.
Il trattamento per le malattie oculari Eylea, per il quale Bayer detiene i diritti esclusivi di vendita al di fuori degli Stati Uniti, ha registrato una crescita del 3,6%, raggiungendo vendite trimestrali pari a 843 milioni di euro.

L’anno scorso Bayer e il partner Regeneron hanno lanciato l’attesissima formulazione ad azione prolungata di Eylea. Il lancio di Eylea nella sua nuova formulazione da 8 mg sta avendo “un forte successo”, con un conseguente slancio che si prevede continuerà nella seconda metà dell’anno, ha dichiarato Stefan Oelrich, responsabile della divisione farmaceutica di Bayer, durante la conference call di martedì.

Guardando al futuro, Bayer ha alzato le sue prospettive per la divisione farmaceutica, prevedendo ora una crescita delle vendite nel 2024 fino al 3%, un miglioramento rispetto alla precedente previsione.

Anderson si è detto fiducioso nelle prospettive dell’azienda nel settore farmaceutico. “Negli ultimi 90 giorni abbiamo fatto grandi passi avanti per riempire la pipeline di farmaci in fase intermedia, espandere le indicazioni e far progredire le attività in fase avanzata… La nostra pipeline farmaceutica è una delle nostre maggiori leve per la creazione di valore”, ha dichiarato.

L’azienda si sta preparando per il lancio di due nuovi farmaci all’inizio del prossimo anno: elinzanetant, un trattamento non ormonale per i sintomi vasomotori associati alla menopausa, che è stato presentato per l’approvazione alla Fda la scorsa settimana, e la terapia cardiovascolare acoramidis, per la quale Bayer all’inizio di quest’anno ha acquisito i diritti UE da BridgeBio.

La terapia genica per il Parkinson AB-1005 (AskBio) è entrata in Fase II, ricevendo le designazioni Fast Track della Fda e Innovation Passport della MHRA

La Fda ha concesso la designazione di Medicina Rigenerativa Terapia Avanzata alla terapia cellulare Bemdaneprocel  (BlueRock) per il trattamento del Parkinson.

E’ iniziato uno studio di FIII su BAY 2927088 nel tumore del polmone non a piccole cellule, supportato dalla Fda Breakthrough Therapy. Si tratta del primo inibitore tirosin-chinasico non covalente, potente e selettivo che ha come bersaglio le inserzioni dell’esone 20 dell’EGFR e le mutazioni di resistenza C797S nel NSCLC.

La riorganizzazione procede velocemente
Nella prima metà del 2024, la società tedesca ha tagliato 3200 posti di lavoro a tempo pieno, soprattutto in posizioni manageriali con una accelerazione della riorganizzazione dopo che l’azienda tedesca aveva annunciato di aver eliminato 1500 posizioni nel primo trimestre.

L’amministratore delegato Bill Anderson, che poco più di un anno fa ha preso il posto di Werner Baumann, ha deciso di avviare una importante riorganizzazione  nel tentativo di ridurre la burocrazia e spostare “il 95% del processo decisionale nell’organizzazione… dai manager alle persone che svolgono il lavoro”. L’azienda aveva quasi 100mila dipendenti alla fine del 2023.
Le dimissione volontarie, che riguardano soprattutto i dirigenti, sono stati finora coerenti con l’obiettivo di ridurre di 2 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari) i costi annuali a partire dal 2026, ha dichiarato Anderson durante una conferenza stampa dell’azienda, aggiungendo che “questo è esattamente ciò che avevamo previsto”.

Le quattro priorità dell’azienda
Crescita e innovazione: «La nostra pipeline farmaceutica è ricca di novità. Ma vedo cose importanti anche in altre divisioni: in Crop Science, continuiamo a lanciare il mais a bassa statura. È presente nei campi degli Stati Uniti ed è in fase di sperimentazione in Italia e in Spagna. Quest’anno abbiamo lanciato negli Stati Uniti una nuova generazione di mais VT4PRO. Questa tecnologia aiuta la pianta di mais a proteggersi da uno dei parassiti più pericolosi dell’agricoltura, la diabrotica del mais. Con un vantaggio di resa dimostrato di oltre cinque bushel (35 litri) per acro, ci aspettiamo che raggiunga 1 milione di acri nel primo anno di commercializzazione.

Il contenzioso. Oltre ai problemi riguardanti i glifosato  l’azienda deve anche fronteggiare le cause che riguardano i PCB (Polychlorinated biphenyls), additivi chimici usati fino agli anni ‘70 e prodotti anche da Monsanto di cui si è scoperta successivamente la cancerogenicità. Benchè Monsanto abbia cessato la loro produzione nel 1977, due anni prima che fossero proibiti, rimangono delle cause pendenti che Anderson ha spiegato essere in via di risoluzione
Per quanto riguarda il contenzioso Roundup, l’azienda ha ottenuto una decisione molto favorevole da Down Under, dove la Corte Federale australiana ha respinto una class action. «Ancora una volta: quando in tribunale si tratta di scienza, vinciamo noi.»
La Philadelphia Court of Common Pleas, che è il tribunale più difficile per le aziende negli Stati Uniti, ha preso alcune decisioni a nostro favore nel più recente caso Roundup.  Questo ha portato il querelante ad archiviare il caso.

La liquidità. L’azienda si sta avvicinando all’obiettivo di 2 o 3 miliardi di euro di free cash flow quest’anno.  Si sta anche concentrando sulla gestione delle scorte e sull’ottimizzazione del capitale circolante.

La Dynamic Shared Ownership, ovvero la muova organizzazione del lavoro. L’azienda sta unendo i ruoli e rimuovendo più livelli, per concentrarsi maggiormente, avere un impatto maggiore e integrare maggiormente il consumatore nel modo di lavorare. E’ stata anche ampliata la portata dei ruoli di leadership – unendo, ad esempio, il responsabile della ricerca e sviluppo e il responsabile del marketing.S ono state  abbiamo consolidato le regioni e si è esteso il raggio d’azione del coaching.
«Tutte e tre le nostre attività hanno ora una struttura organizzativa più snella, meno gerarchica e più incentrata sui clienti e sui prodotti, e miglioreremo continuamente per raggiungere questo standard, con l’obiettivo di orientare tutto intorno alla nostra missione. »

Presentazione dei risultati del 2Q