Il Consiglio nazionale delle ricerche all’Oasi Lipu di Massaciuccoli per divulgare i risultati delle proiezioni future sulla biodiversità del lago
Ricercatori e ricercatrici dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo” (Cnr-Isti) e dell’Istituto di geoscienze e georisorse (Cnr-Igg) hanno tenuto un seminario divulgativo, presso l’Oasi Lipu di Massaciuccoli, dal titolo “Effetti del cambiamento climatico sulla presenza animale nel bacino del Lago di Massaciuccoli” (di Coro, Bove, Baneschi, Bertini, Calvisi e Provenzale), per presentare e discutere i risultati del loro lavoro interdisciplinare, sviluppato nel contesto del progetto PNRR “Itineris”, sulle proiezioni della biodiversità animale del bacino.
Il modello è stato sviluppato combinando tecniche di Intelligenza Artificiale del Cnr-Isti, dati ambientali aperti, osservazioni sul campo da parte di cittadini e la lunga esperienza territoriale del Cnr-Igg. “Abbiamo enfatizzato la predizione, da parte del modello, di una riduzione radicale della presenza di uccelli nel bacino entro il 2050, con una conseguente espansione dell’areale degli insetti e un forte cambiamento di quello degli animali terrestri e acquatici”, spiega Gianpaolo Coro (Cnr-Isti), co-autore dello studio.
Il personale del Cnr ha inoltre mostrato un catalogo aperto e interattivo di dati bio-socio-economici per il bacino di Massaciuccoli, disponibile gratuitamente in un ambiente virtuale “Itineris” ospitato dall’infrastruttura D4Science del Cnr-Isti, che è stato consegnato alla Lipu anche in forma di Atlante cartaceo insieme ad un modello 3D del bacino.
Il personale Lipu ha accolto con interesse i dati e i risultati, mostrandosi disponibile a contribuire attivamente all’attività di ricerca e divulgare i risultati presso la popolazione locale.
Sono state inoltre individuate, grazie al contributo dell’azienda Trust-IT Services che collabora con il Cnr-Isti in progetti europei, delle direzioni possibili di collaborazione nell’ambito dei “Living Labs in urban areas for healthy soils” dei bandi Horizon Europe.