“Wild Italy” e “Ferrara, la città sospesa” stasera su Rai 5


Lo racconta “Wild Italy 8”, in onda domenica 25 agosto alle 21.15 su Rai 5. A seguire storie tra Po e terraferma con “Ferrara, la città sospesa”

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A partire dall’inizio degli anni Ottanta, l’attrazione esercitata dalle aree pianeggianti e costiere, e dai loro centri urbani e industriali, se da un lato determinò la pressoché totale distruzione degli ambienti dunali lungo le coste basse e dei boschi planiziari, d’altro lato fece emigrare masse di popolazione dalle aree rurali di collina, media e bassa montagna, che progressivamente si spopolarono. Lo racconta “Wild Italy 8”, in onda domenica 25 agosto alle 21.15 su Rai 5.

Grandi complessi minerari e industriali cessarono la loro attività, perché non più competitivi sulla scena internazionale. Ulteriori quote di popolazione abbandonarono così altri insediamenti, ad esempio in Sardegna.

Diminuirono la pressione sui boschi, l’attività venatoria, il pascolo del bestiame, e l’Italia a poco a poco tornò a ripopolarsi di fauna. Questo si associò a una politica attiva di conservazione, attraverso l’istituzione di parchi e di riserve e la reintroduzione di molte specie animali.

Questa situazione favorevole è ancora in atto, anche se ci sono preoccupanti segnali di erosione dei sistemi ecologici e della biodiversità a livello dei piccoli organismi, come gli insetti impollinatori.