Nelle persone con diabete di tipo 2 che assumono farmaci GLP-1 agonisti si riduce il rischio di alcuni tumori legati all’obesità
Oltre ai noti benefici dei GLP-1 agonisti, una nuova un’analisi retrospettiva delle cartelle cliniche elettroniche pubblicata su JAMA Network Open ha scoperto che le persone con diabete di tipo 2 che assumevano questi farmaci avevano un rischio inferiore di sviluppare 10 tumori legati all’obesità su 13 rispetto agli utilizzatori della terapia insulinica.
Tredici neoplasie maligne umane sono state identificate come tumori associati all’obesità, ovvero la presenza di un eccesso di grasso corporeo è associata a un aumento del rischio di sviluppare cancro e a una prognosi peggiore nei pazienti con questi specifici tumori. L’obesità contribuisce anche alla resistenza all’insulina e al diabete di tipo 2, che può aumentare ulteriormente il rischio e peggiorare la prognosi di queste neoplasie.
«Questo studio si aggiunge al crescente numero di evidenze a sostegno degli effetti pleiotropici degli agonisti del recettore GLP-1 sulla prevenzione del cancro, compresi i tumori associati all’obesità» ha affermato la coautrice Lindsey Wang della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland. «Dato che l’obesità è un fattore di rischio noto per almeno 13 tipi di neoplasie, e considerando l’uso diffuso dei GLP-1 agonisti sia per la gestione del diabete di tipo 2 che per la perdita di peso, abbiamo visto l’opportunità di valutare un potenziale collegamento».
Analisi retrospettiva di un ampio campione di cartelle cliniche elettroniche
L’analisi è stata condotta utilizzando le cartelle cliniche elettroniche di 1.651.452 pazienti statunitensi con diabete di tipo 2 a cui erano stati prescritti GLP-1 agonisti, insulina o metformina dal 2005 al 2018. Nessun paziente aveva una diagnosi precedente di tumori associati all’obesità. L’età media era di circa 59,8 anni, il 60,6% era bianco e il 50,1% era di sesso maschile.
Rispetto agli utilizzatori di insulina, chi faceva uso di GLP-1 agonisti tendeva a essere più giovane, di sesso femminile e di razza bianca, aveva una maggiore prevalenza di storia familiare di cancro, obesità o sovrappeso e visite mediche per lo screening del cancro e aveva ricevuto precedenti prescrizioni di altri agenti antidiabetici, tra cui insuline, metformina, inibitori della DPP-4, SGLT2 inibitori, sulfoniluree, tiazolidinedioni e inibitori dell’α-glucosidasi.
Rischio ridotto di sviluppare 10 tipi di neoplasie
In un follow-up durato fino a 15 anni è stata rilevata una riduzione del rischio rispetto all’insulina di sviluppare:
- Cancro della cistifellea: HR 0,35
- Meningioma: HR 0,37
- Cancro al pancreas: HR 0,41
- Carcinoma epatocellulare: HR 0,47
- Cancro ovarico: HR 0,52
- Cancro del colon-retto: HR 0,54
- Mieloma multiplo: HR 0,59
- Cancro esofageo: HR 0,60
- Cancro dell’endometrio: HR 0,74 (IC 95% 0,60-0,91)
- Cancro al rene: HR 0,76
Ai GLP-1 agonisti non sono invece state associate diminuzioni del rischio di cancro rispetto alla metformina.
I ricercatori hanno identificato una tendenza verso un rischio ridotto di neoplasia allo stomaco con i GLP-1 agonisti rispetto all’insulina, che non ha raggiunto la significatività statistica, mentre questi farmaci non sono risultati associati a un rischio inferiore di cancro al seno in postmenopausa o di cancro alla tiroide.
Studi sui roditori hanno indicato che i GLP-1 agonisti promuovono l’iperplasia delle cellule C della tiroide e il carcinoma midollare della tiroide mediante un aumento della sintesi della calcitonina. Inoltre livelli elevati di insulina sierica a digiuno e di resistenza all’insulina sono associati a un aumento del rischio di cancro tiroideo. «Anche se l’evidenza clinica di un’associazione tra cancro della tiroide e l’uso di questo farmaci è stata considerata inconcludente, i risultati del nostro studio suggeriscono che i GLP-1 agonisti potrebbero essere associati a un aumento rischio di cancro alla tiroide» hanno fatto presente gli autori.
Dal confronto con metformina è emersa una tendenza non significativa verso un rischio inferiore di cancro del colon-retto e della cistifellea, tuttavia i tumori del rene hanno mostrato un rischio maggiore con il trattamento con GLP-1 agonisti (HR 1,54). «Questo maggior rischio suggerisce la necessità di un monitoraggio continuo nei pazienti trattati con agonisti del recettore GLP-1» hanno osservato i ricercatori, dato che queste molecole hanno effetti diretti sulla funzione renale nel sistema vascolare renale, ma non sono stati collegati a un aumento della mitogenesi o a precedenti segnalazioni di tumori renali.
«Considerato che diabete di tipo 2 e sovrappeso/obesità hanno un impatto negativo sui pazienti durante la terapia antitumorale, i GLP-1 agonisti dovrebbero essere valutati per il controllo di queste condizioni di comorbilità durante la terapia antitumorale e per la prevenzione secondaria per ritardare la recidiva del cancro» hanno concluso i ricercatori.
Referenze
Wang L et al. Glucagon-Like Peptide 1 Receptor Agonists and 13 Obesity-Associated Cancers in Patients With Type 2 Diabetes. JAMA Netw Open. 2024 Jul 1;7(7):e2421305.