Leucemia linfoblastica: eparina a basso peso molecolare inefficace per prevenire trombosi


I benefici dell’eparina a basso peso molecolare per la prevenzione della trombosi nei pazienti adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta/linfoma non sono confermati

Leucemia promielocitica acuta: nuove conferme per la terapia combinata chemio-free costituita da acido all-trans retinoico (ATRA) e ossido di arsenico (ATO)

I benefici dell’eparina a basso peso molecolare per la prevenzione dell’insorgenza di trombosi nei pazienti adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta/linfoma non sono confermati ed è necessario individuare strategie di tromboprofilassi più efficaci. Lo dicono risultati dello studio HOVON-100 presentati a Madrid al recente congresso della European Hematology Association (EHA).

Lo studio, condotto fra il 2009 e il 2016 in diversi centri di Belgio, Francia e Paesi Bassi, ha valutato in modo prospettico l’efficacia dell’eparina a basso peso molecolare nel primo ciclo di induzione della remissione della leucemia linfoblastica acuta/linfoma di nuova diagnosi, fornendo importanti indicazioni sui benefici della tromboprofilassi.

«Questo è il più grande studio prospettico di coorte comparato sulla tromboprofilassi con eparina a basso peso molecolare negli adulti con leucemia linfoblastica acuta», ha spiegato durante la sua presentazione Mandy Lauw, dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, in Olanda.

Rischio elevato di trombosi
I pazienti adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta/linfoma presentano un rischio del 10-40% di sviluppare tromboembolismo venoso, con conseguenze sulla morbilità e una riduzione della sopravvivenza.

La strategia ottimale per prevenire gli eventi trombotici non è chiara e questa incertezza ha spinto gli autori dello studio a valutare prospetticamente l’efficacia dell’eparina a basso peso molecolare, utilizzata a una dose intermedia fissa durante la fase critica del trattamento di induzione della remissione della leucemia linfoblastica acuta.

Lo studio HOVON-100
I ricercatori hanno condotto uno studio prospettico sui pazienti arruolati nello studio HOVON-100, che ha incluso pazienti di età compresa tra 18 e 70 anni con leucemia linfoblastica acuta di nuova diagnosi tra il 2009 e il 2016 (Rijneveld et al, Blood Adv 2022). A seguito di una modifica del protocollo, a partire da gennaio 2012, tutti i pazienti sono stati sottoposti a una profilassi per gli eventi tromboembolici utilizzando una dose intermedia fissa dell’eparina a basso peso molecolare (nadroparina 5700 UI anti-Xa) dall’inizio del trattamento (pre-fase) fino al giorno 35 del primo ciclo di induzione della remissione (RI1).

Il trattamento, costituito da due somministrazioni di pegasparaginasi (il giorno 8 e il giorno 21), era riservato ai pazienti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, mentre non era previsto nei pazienti più anziani, di età compresa tra i 41 e i 70 anni.

Sono stati registrati tutti gli eventi di trombosi e di sanguinamento sintomatici e l’endpoint primario era il primo evento trombotico venoso o arterioso manifestatosi dopo i primi 60 giorni dal trattamento contro la leucemia. Gli endpoint secondari erano il numero complessivo di trombosi durante il trattamento e il follow-up, i sanguinamenti maggiori e la sopravvivenza libera da eventi (EFS).

Per l’analisi sono stati utilizzati i dati di 369 dei 370 pazienti adulti eligibili dello studio HOVON-100. Il 40% era di sesso femminile, il 49% aveva un’età compresa tra 18 e 40 anni e il 51% un’età compresa tra 40 e 70 anni. La maggior parte dei pazienti (il 73%) è stata trattata per una leucemia linfoblastica acuta a cellule B e solo il 5% aveva avuto una precedente trombosi (su 18 pazienti, 12 di tipo venoso e 6 di tipo arterioso).

In totale, 253 pazienti sono stati trattati con eparina a basso peso molecolare durante i primi 35 giorni del primo ciclo di induzione della remissione, mentre 116 non hanno eseguito la profilassi.

Nessun impatto della profilassi sugli eventi trombotici
Complessivamente, dopo i primi 60 giorni di trattamento per la leucemia 57 pazienti su 369 (il 15%) hanno manifestato una prima trombosi (56 pazienti venosa, un paziente arteriosa). I dati hanno evidenziato che l’eparina a basso peso molecolare non è stata efficace nel prevenire gli eventi trombotici in questo lasso di tempo. Infatti, i pazienti che hanno sviluppato una trombosi sono stati il 17% nel gruppo sottoposto alla profilassi contro l’11% in quello che non l’ha effettuata (HR aggiustato 1,52; IC al 95% 0,79-2,90).

È stata osservata anche una differenza di efficacia in base all’età (HR aggiustato 0,88 per la fascia 18-40 anni; HR aggiustato 2,47 per la fascia 41-70 anni), un dato che suggerisce un potenziale svantaggio della terapia con eparina a basso peso molecolare nei pazienti più anziani che non sono trattati con pegasparaginasi durante il primo ciclo di induzione della remissione.

Inoltre, durante l’intero periodo complessivo dello studio, con un follow-up di 87 mesi, hanno sviluppato un primo evento trombotico il 33% dei pazienti sottoposti alla profilassi contro il 22% di quelli che non l’hanno effettuata (HR 1,59).

Nessun impatto sui sanguinamenti e su EFS
Lo studio non ha evidenziato differenze significative negli eventi emorragici maggiori durante la fase precedente l’induzione e il ciclo di induzione della remissione, né alcun impatto sulla EFS, tra il gruppo trattato con l’eparina a basso molecolare e quello no.

Infatti, l’incidenza dei sanguinamenti durante la pre-fase e la fase di induzione della remissione è risultata del 7% in chi aveva eseguito la profilassi e 3% in chi non l’aveva eseguita.

Inoltre, la tromboprofilassi con eparina a basso peso molecolare non ha avuto alcun impatto sulla sopravvivenza libera da eventi (HR aggiustato 0,82).

In conclusione
In conclusione, l’eparina a basso peso molecolare a una dose intermedia somministrata nei primi 35 giorni di trattamento della leucemia linfoblastica acuta non è servita a prevenire le trombosi.

Questi risultati indicano la necessità urgente di condurre studi randomizzati per esplorare e stabilire strategie di tromboprofilassi più efficaci, per migliorare la salute dei pazienti adulti in trattamento per leucemia linfoblastica acuta.

Bibliografia
M. Lauw, et al. Low-molecular-weight heparin does not prevent venous thromboembolism in adults with newly diagnosed acute lymphoblastic leukemia; prospective side-study of the HOVON-100 trial. EHA 2024; abstract S325. leggi