Bpco: benefici multipli con triplice terapia all’esordio


BPCO: anticipare la triplice terapia riduce esacerbazioni e costi sanitari secondo i risultati di uno studio Usa di real life

icenticaftor bpco acetazolamide

Stando ai risultati di uno studio di real life statunitense, presentato nel corso del congresso annuale dell’American Thoracic Society (ATS), anticipare il timing della somministrazione della terapia triplice a base di formoterolo furoato/umeclidinio/vilanterolo (FF/UMEC/VI) potrebbe migliorare gli outcome di trattamento e i costi associati alla BPCO (1). Nello specifico, lo studio ha documentato un beneficio significativo nei pazienti con BPCO passati precocemente a trattamento con la terapia tripla ICS/LABA/LABA in questione mediante singolo device – in termini di riduzione netta delle riacutizzazioni a distanza di un anno – rispetto a quelli che hanno ritardato il passaggio alla terapia tripla, nonché una riduzione dei costi sanitari associati alla BPCO.

Razionale e obiettivi dello studio
Come è noto, i β2-agonisti a lunga durata d’azione (LABA), gli antagonisti muscarinici a lunga durata d’azione (LAMA) o la combinazione di entrambi (LABA/LAMA) costituiscono gli approcci terapeutici standard nel trattamento dei pazienti affetti da BPCO con sintomi minimi e rischio ridotto di riacutizzazioni.

Nei pazienti con un rischio più elevato di esacerbazioni, invece si raccomanda di passare alla terapia triplice per via inalatoria (ICS/LABA/LAMA). Tuttavia, dato che le evidenze sul timing ottimale per l’inizio della triplice terapia sono limitate, i ricercatori hanno voluto analizzato l’impatto nella real life dell’inizio tempestivo rispetto a quello ritardato della triplice terapia inalatoria singola FF/UMEC/VI.

La terapia inalatoria in questione viene veicolata mediata un device singolo (SITT) e ciò, notoriamente, si accompagna a un miglioramento documentato dell’aderenza dei pazienti alla terapia. Lo studio in questione si è proposto un duplice obiettivo: 1) valutare l’impatto nella pratica clinica reale del timing di inizio della terapia triplice FF/UMEC/VI SITT sul tasso di riacutizzazioni e di ri-ospedalizzazione; 2) verificare l’impatto del timing di somministrazione della terapia triplice in questione sui costi sanitari.

Disegno dello studio
Per la realizzazione di questo studio, i ricercatori hanno attinto ai dati del database assicurativo sanitario IQVIA PharMetrics Plus, concentrandosi sui pazienti assicurati di età pari o superiore a 40 anni.
Costituiva motivo di inclusione nello studio l’aver sperimentato la prima riacutizzazione di BPCO dopo il 18 settembre 2017.

Sono stati reclutati nello studio quei pazienti con BPCO che avevano iniziato la terapia con FF/UMEC/VI SITT entro 6 mesi dalla prima esacerbazione.
Questi sono stati raggruppati in una delle 2 coorti mutuamente esclusive in base al tempo trascorso dalla data indice all’inizio del trattamento di FF/UMEC/VI nel modo seguente:
-coorte pazienti con inizio tempestivo della terapia triplice inalatoria – da 0 a 30 giorni dopo la data indice
-coorte pazienti con inizio ritardato della terapia triplice inalatoria – da 31 a 180 giorni dopo la data indice

Per data indice si intendeva la data della visita o della dimissione ospedaliera dopo la prima riacutizzazione di BPCO (moderata o grave, rispettivamente), verificatasi dopo il 18 settembre 2017.
Gli outcome sono stati misurati fino a 12 mesi di follow-up.

E’ stata utilizzata la tecnica di incrocio dei dati delle 2 coorti in base al propensity score per rendere omogeneo il confronto tra gruppi, trattandosi di uno studio osservazionale retrospettivo, e non di un trial randomizzato.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che, su 5.421 pazienti, 2.057 avevano iniziato precocemente il trattamento con la terapia tripla inalatoria FF/UMEC/VI (entro 30 giorni dalla data indice), mentre 3.364 pazienti avevano assunto tardivamente la terapia (dopo 31 giorni dalla data indice).

Dopo la ponderazione dei dati dei pazienti delle 2 coorti in base al propensity score, le caratteristiche di base erano le seguenti: l’età media dei pazienti delle due coorti era pari a 62,1 anni, ed ambo i sessi erano parimenti rappresentati.

Passando ai risultati, i pazienti che avevano iniziato precocemente la terapia inalatoria hanno mostrato tassi complessivi di riacutizzazioni di BPCO significativamente più bassi (0,74 vs 1,06 per anno-persona [PPY]; IC95%: 0,64-0,77 rispetto a quelli che avevano iniziato tardivamente la terapia.

Il rate ratio per tutte le categorie di riacutizzazione è stato pari a 0,70 (p<0,01), includendo sia le riacutizzazioni moderate (0,59 vs 0,84 PPY; IC95%: 0,64-0,78) che quelle gravi (0,15 vs 0,22 PPY; IC95%: 0,58-0,83).
I pazienti che hanno iniziato il trattamento tempestivamente hanno anche dimostrato un rischio inferiore del 29% di riacutizzazioni gravi a 12 mesi (HR: 0,71, P <0,001).

Inoltre, i costi sanitari totali legati alla BPCO sono risultati significativamente più bassi nei pazienti che hanno iniziato tempestivamente il trattamento (8.483 dollari vs. 10.587 dollari, P = 0,010).
Da ultimo, questi pazienti si caratterizzavano anche per un rischio inferiore del 38% di riammissioni ospedaliere per tutte le cause e del 42% di riammissioni ospedaliere legate alla BPCO entro 90 giorni dall’inizio del trattamento.

Riassumendo
In conclusione, i risultati di questo studio hanno dimostrato che l’inizio tempestivo della  terapia con FF/UMEC/VI (da 0 a 30 giorni dopo la data indice) riduce significativamente le riacutizzazioni, i costi sanitari e le riammissioni ospedaliere rispetto all’inizio ritardato della terapia.

Ciò dovrebbe suggerire agli operatori sanitari di prendere in considerazione l’inizio tempestivo della terapia triplice per ottimizzare il rapporto costo-efficacia e gli outcome clinici dei pazienti con BPCO a rischio di riacutizzazioni.
Tali risultati, hanno aggiunto i ricercatori alla fine della presentazione del lavoro, sono di particolare rilevanza se si pensa che le riacutizzazioni di BPCO sono eventi sanitari gravi, con implicazioni a lungo termine per i pazienti.

La prevenzione di questi eventi rappresenta un obiettivo primario del trattamento della BPCO, anche ai fini della riduzione della mortalità associata alla BPCO, essendo stato dimostrato come  le riacutizzazioni aumentino il rischio CV (2) e come la proporzione di decessi in pazienti con BPCO aumenti con l’incremento della loro frequenza e della loro severità (3).

Bibliografia
1) Noorduyn SG et al. An investigation on the effects of prompt versus delayed initiation of fluticasone furoate/umeclidinium/vilanterol single-inhaler triple therapy among patients with chronic obstructive. Poster P602; ATS 2024, San Diego (USA)
2) Kunisaki KM et al. AJRCCM 2018; 198: 51–57
3) Rothnie KJ, et al. Am J Resp Crit Care Med. 2018;198:464−471