Nei pazienti con pouchite cronica vedolizumab ha indotto miglioramenti endoscopici e ha migliorato gli esiti clinici
Nei pazienti con pouchite cronica vedolizumab ha indotto miglioramenti endoscopici e ha migliorato gli esiti clinici alla settimana 34, specialmente in quanti hanno ottenuto la guarigione della mucosa alla settimana 14, come emerso dai risultati dello studio EARNEST pubblicati sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology.
Fino al 20% dei pazienti con colite ulcerosa necessita di una colectomia subtotale entro 10 anni dalla diagnosi a causa del fallimento del trattamento o dello sviluppo di displasia. In questi casi ai pazienti viene spesso proposta una proctocolectomia restaurativa con anastomosi anale ileale (IPAA) per ripristinare la continuità gastrointestinale. La complicanza più comune di questa procedura è la pouchite, caratterizzata da un aumento della frequenza delle feci, dolore addominale, urgenza e incontinenza fecale.
Fino all’80% dei pazienti manifesta pouchite dopo IPAA, entro il primo anno dall’intervento nel 40% dei soggetti. La pouchite cronica refrattaria agli antibiotici o la pouchite dipendente dagli antibiotici si verifica in circa il 20% dei casi. Dato il decorso recidivante della pouchite e considerato che l’eziologia e la patogenesi non sono ben comprese, la gestione a lungo termine di questa complicanza può essere impegnativa, hanno premesso gli autori.
«I risultati primari di EARNEST hanno evidenziato che il trattamento con vedolizumab si è dimostrato clinicamente e significativamente superiore al placebo per l’endpoint primario della remissione clinica alla settimana 14» hanno scritto il primo autore Vipul Jairath, professore di medicina alla Schulich School of Medicine and Dentistry presso la Western University, e colleghi. «I trattamenti ora mirano a ottenere la guarigione della mucosa utilizzando criteri endoscopici e istologici e non si limitano al sollievo dai sintomi. Tuttavia non è chiaro se il raggiungimento della guarigione della mucosa nei pazienti con pouchite sia associato a un miglioramento dei risultati clinici».
Per questo motivo l’obiettivo primario di questa analisi aggiuntiva dello studio EARNEST era valutare l’efficacia di vedolizumab per l’induzione del miglioramento endoscopico e della guarigione della mucosa nei pazienti con pouchite cronica. Un obiettivo secondario era valutare se la guarigione della mucosa alla settimana 14 fosse associata a miglioramenti clinici e a un miglioramento della qualità della vita correlata alla salute alle settimane 14 e 34.
Valutazione dell’efficacia di vedolizumab nei pazienti con pouchite cronica
Lo studio EARNEST, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, ha coinvolto 102 pazienti adulti con pouchite cronica a seguito di proctocolectomia e IPAA dovuta alla colite ulcerosa, assegnati in modo casuale a ricevere vedolizumab o placebo.
I partecipanti sono stati sottoposti a pouchoscopia all’inizio e alle settimane 14 e 34, e i risultati sono stati valutati utilizzando l’adapted Simple Endoscopic Score for Crohn’s Disease (SES-CD) e il Pouch Disease Activity Index (PDAI), oltre alla valutazione dei sintomi. Al basale il SES-CD medio era pari a 5,8 nel gruppo vedolizumab e 5,5 nel gruppo placebo, con un punteggio PDAI di 10,5 in entrambi i gruppi. I pazienti hanno anche fornito valutazioni della qualità della vita in quei punti temporali utilizzando l’Inflammatory Bowel Disease Questionnaire (IBDQ).
Vedolizumab ha indotto e mantenuto miglioramenti endoscopici
Dal basale alla settimana 14 il numero medio di ulcere è diminuito da 15,1 a 5 nel gruppo vedolizumab rispetto alla riduzione da 11,8 a 13,4 nel gruppo placebo (differenza = -8,4), con ulteriori riduzioni rispettivamente a 2,7 e 9,7 alla settimana 34 (differenza = -7).
Inoltre un numero maggiore di pazienti nel gruppo in trattamento attivo ha ottenuto una riduzione della superficie della pouch ulcerata alla settimana 14 (52,4% vs. 20%) e alla settimana 34 (52,1% vs 12,9%), nonché l’assenza di ulcere (23,8% v 7,5% e 34,4% vs. 15,6%) e la remissione SES-CD (23,8% vs 7,5% e 34,4% vs 15,6%).
Come segnalato dagli autori, una percentuale più elevata di pazienti trattati con vedolizumab ha ottenuto la guarigione della mucosa alla settimana 14 (16,7% vs 2,5%), che sembrava essere associata a miglioramenti nei punteggi PDAI e IBDQ in entrambi i punti temporali.
«Il trattamento con vedolizumab ha indotto e mantenuto miglioramenti endoscopici nei pazienti con pouchite cronica dopo proctocolectomia e IPAA dovuti alla colite ulcerosa» hanno concluso. «Questi miglioramenti sono stati associati a risultati clinici migliori rispetto al placebo alla settimana 34, in particolare nei pazienti con guarigione della mucosa alla settimana 14. Gli studi futuri studi sulla pouchite dovrebbero includere la valutazione degli endpoint endoscopici».
Referenze
Jairath V et al. Mucosal Healing With Vedolizumab in Patients with Chronic Pouchitis: EARNEST, a Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial. Clin Gastroenterol Hepatol. 2024 Jul 16:S1542-3565(24)00636-0.