Psoriasi: tildrakizumab migliorato gravità di malattia e ripristina il benessere dei pazienti


In uno studio, tildrakizumab ha migliorato la gravità della malattia e ha ripristinato efficacemente il benessere dei pazienti con psoriasi

orismilast lebrikizumab

Nella psoriasi da moderata a grave tildrakizumab ha migliorato la gravità della malattia e ha ripristinato efficacemente il benessere dei pazienti, portandolo al livello della popolazione generale già a partire dalla settimana 16 dopo l’inizio del trattamento, un beneficio che si è mantenuto fino a 1 anno. Sono i primi risultati dello studio clinico real-world POSITIVE presentati da Almiral all’International Federation of Psoriasis Associations (IFPA) Conference 2024.

La psoriasi è una malattia cronica della pelle molto diffusa che colpisce circa 60 milioni di persone in tutto il mondo e il 3% della popolazione in Europa. Quasi il 77% dei pazienti ritiene che la condizione influenzi negativamente le normali attività quotidiane (vita personale, sociale e lavorativa) e il benessere. Le riacutizzazioni della psoriasi possono essere imprevedibili e sono associate a diverse comorbilità, tra cui l’artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.

Tildrakizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che prende di mira la subunità p19 dell’interleuchina-23 (IL-23) e inibisce il rilascio di citochine e chemochine proinfiammatorie con un impatto limitato sul resto del sistema immunitario. È indicato per il trattamento degli adulti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave candidati alla terapia sistemica.

«La psoriasi condiziona la salute generale, lo stato psicologico e la vita sociale di chi ne è affetto. I risultati provvisori dello studio POSITIVE sono promettenti, dimostrano che il trattamento con tildrakizumab ripristina il benessere dei pazienti entro 16 settimane e lo mantiene per almeno un anno ha affermato Ulrich Mrowietz, del Centro Psoriasi presso lo University Medical Center Schleswig-Holstein, Campus Kiel. «Inoltre consente di ottenere miglioramenti significativi nelle condizioni della pelle, nei sintomi ad alto carico e nelle aree sensibili, sottolineando il potenziale del farmaco nell’alleviare il profondo peso della psoriasi nella vita quotidiana».

Uno studio di real world in corso
Lo studio POSITIVE non interventistico in corso, prospettico, osservazionale e basato su evidenze di reale pratica clinica, ha arruolato 782 adulti con psoriasi da moderata a grave in diversi centri in Europa, tra cui Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, e il Regno Unito. I pazienti verranno seguiti per 24 mesi di trattamento con tildrakizumab.

Utilizza il 5 item World Health Organization Wellbeing Index (WHO-5), un questionario composto da 5 elementi che valuta il benessere psicologico soggettivo correlato alla salute in una varietà di malattie croniche. Seguendo un approccio olistico, lo studio prevede anche endpoint secondari innovativi come il questionario FamilyPso per valutare l’impatto della malattia sull’ambiente familiare e sul benessere del medico, utilizzando un punteggio di soddisfazione.

Riduzione efficace della gravità della psoriasi e dei sintomi più impattanti
I dati preliminari a 52 settimane hanno mostrato che il trattamento con tildrakizumab ha migliorato la clearance cutanea, in particolare nelle aree sensibili (cuoio capelluto, unghie e palmi delle mani/piante dei piedi), così come i sintomi più rilevanti (prurito, dolore, dolori articolari e fatigue), che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e sul benessere dei pazienti.

In un anno di terapia quasi 6 pazienti su 10 hanno raggiunto un punteggio ≤1 nello Psoriasis Area Severity Index (PASI), senza che siano stati osservati nuovi segnali di sicurezza rispetto ai trial precedenti.

«Questi risultati rappresentano una pietra miliare significativa nei nostri continui sforzi per rispondere alle esigenze dei pazienti e dei dermatologi per trattare le condizioni dermatologiche croniche e contribuire a migliorare la salute e il benessere dei pazienti» ha commentato Volker Koscielny, direttore medico di Almirall. «Lo studio POSITIVE dimostra non solo l’efficacia di tildrakizumab nel ridurre le lesioni cutanee, ma anche il suo impatto sul miglioramento del benessere generale, che in definitiva può contribuire al successo del trattamento consentendo ai pazienti di riprendersi la propria vita».