La reunion degli Oasis è ufficiale: i Gallagher annunciano un nuovo tour. I due fratelli saranno di nuovo sul palco insieme nell’estate 2025, si parte da Cardiff
La reunion ora è ufficiale. Gli Oasis tornano insieme. Puntuali come annunciato, alle 8 di questa mattina i Gallagher hanno svelato la notizia che tutti aspettavano da anni: saranno di nuovo insieme su un palco nel 2025.
Sono 14 le date in calendario che porteranno il duo in giro per Regno Unito e Irlanda. “Le armi sono state ammutolite. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in Tv“, hanno scritto gli Oasis parlando di un ricongiungimento artistico che si aspettava da 15 anni. Era il 28 agosto 2009 quando il gruppo – Noel – dopo un furibondo litigio nel camerino del Rock En Seine a Parigi – annunciò la separazione. E dopo sarebbero seguiti commenti non proprio di amore fraterno.
Noel, tra l’altro, ha sempre rigettato l’idea di una reunion. E spiegato che lo avrebbe fatto solo se ricoperto di grandi quantità di denaro. Per questo, molti pensano che la spinta al riavvicinamento sia stata data proprio da motivi economici. Secondo i rumors, i prezzi dei biglietti non saranno inferiori alle 100 sterline, 118 euro.
LE DATE DEI CONCERTI
In ogni caso, si partirà con due date a Cardiff (Principality Stadium) il 4 e il 5 luglio. Poi ben 4 quelle a Manchester (Heaton Park) l’11, il 12, il 19 e il 20 luglio. Quattro i concerti anche a Londra (Wembley Stadium) il 25 e il 26 luglio e il 2 e 3 agosto. La chiusura è prevista ad Edibungo (Scottish Gas Murrayfield Stadium) l’8 e il 9 agosto e a Dublino (Croke Park) il 16 e il 17 agosto.
ANCHE I VIP ITALIANI NON VEDONO L’ORA
Entusiasti i fan italiani che già progettano il viaggio. Tra questi anche tanti famosi. Nei commenti a uno dei post degli Oasis, Laura Pausini scrive “Si va”. Tommaso Paradiso aggiunge: “Ora farò vedere a tutti come c***o si deve comportare un fan a un concerto”. Ammutolito Alessandro Borghi: “Sono fermo nello stesso punto da 1h”. Stessa reazione, più o meno, per i The Kolors: “Maroh”. In lacrime Gazzelle.