Il Programma di autosufficienza nazionale individua i consumi storici, i fabbisogni e i livelli di produzione per la produzione di medicinali plasmaderivati
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti per l’anno 2024”.
Il testo, che è consultabile integralmente a questo link, contiene i dati relativi ai consumi storici, i fabbisogni e i livelli di produzione necessari al raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e plasma per la produzione di farmaci plasmaderivati.
Entro il 31 marzo 2025 il ministero della Salute provvederà ad erogare le risorse (pari a 6 milioni di euro per quest’anno) destinate al programma per il raggiungimento dell’autosufficienza, secondo le modalità e i criteri individuati nel decreto.
Il provvedimento, su cui è stato sancito l’accordo in Conferenza Stato-Regioni lo scorso maggio, in particolare:
- reca gli obiettivi relativi ai livelli di domanda e produzione di plasma da raggiungere nel 2024;
- individua i consumi storici, i fabbisogni e i livelli di produzione necessari;
- definisce le linee di indirizzo per il monitoraggio dell’autosufficienza, per la compensazione interregionale e il miglioramento di qualità, appropriatezza e sostenibilità del sistema;
- individua gli indicatori per il monitoraggio e le raccomandazioni per il perseguimento degli obiettivi posti.
Con riferimento al fabbisogno e ai livelli di produzione necessari, per il 2024 è previsto che:
- Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto, che nel 2023 hanno registrato i più elevati indici di produzione eritrocitaria e di conferimento plasma, garantiranno il rispetto delle convenzioni delle regioni con il più basso indice, necessarie a coprire la differenza tra quanto queste ultime hanno pianificato in raccolta e quanto stimato necessario a coprire la domanda di concentrati eritrocitari (CE).
- Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Abruzzo, Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria dovranno modulare la programmazione nel corso dell’anno attraverso gli aggiustamenti necessari a garantire la terapia trasfusionale eritrocitaria e piastrinica anche nei periodi critici e il supporto alle regioni con più basso indice di produzione eritrocitaria e di conferimento plasma.
- Calabria, Campania e Lazio, regioni con il più basso indice di produzione eritrocitaria e di conferimento plasma, sono chiamate ad incrementare soprattutto la raccolta del sangue intero, contribuendo così alla propria autosufficienza.
- Sarà infine necessario pianificare interventi per l’aumento della raccolta nel periodo giugno – settembre per le regioni con carenza assolute o relative.
In merito alle risorse e in linea con quanto già stabilito per il 2022 e il 2023, è prevista un’allocazione di 6 milioni di euro per l’anno 2024, entro il 31 marzo 2025, che sarà ripartita tra le regioni come segue e come indicato nella tabella in fondo:
- per il 50% sulla base dell’indice di popolazione residente;
- per il 30% sulla base dell’indice di conferimento di plasma all’industria che rappresenta l’efficienza relativa dell’attività di raccolta del sistema trasfusionale della Regione e risente degli interventi di miglioramento organizzativo;
- per il 20% sulla base dell’indice di programmazione del conferimento di plasma all’industria.