Logistica: l’egemonia dei principali operatori globali di terminal a un nuovo apice


L’egemonia dei principali operatori globali di terminal (GTO) ha raggiunto un nuovo apice, con i sette maggiori attori che controllano oltre il 40% del traffico portuale mondiale

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Secondo l’ultimo rapporto stilato da Drewry, l’egemonia dei principali operatori globali di terminal (GTO) ha raggiunto un nuovo apice, con i sette maggiori attori che controllano oltre il 40% del traffico portuale mondiale, calcolato per partecipazioni azionarie. Sebbene il numero totale dei GTO presenti nelle classifiche di Drewry sia rimasto stabile a 21 nel 2023, la composizione di questo gruppo ha subito mutamenti significativi. La più recente edizione del Global Container Terminal Operators Annual Review and Forecast di Drewry evidenzia l’ingresso di nuovi protagonisti come Adani, AD Ports Group e Hapag-Lloyd, a seguito dell’acquisizione di SAAM Ports e Bolloré, che ha determinato l’esclusione di queste ultime due società dalla lista.

Eleanor Hadland, analista senior di Drewry per i porti e i terminal, ha sottolineato come

“i sette principali GTO abbiano riportato un traffico per partecipazioni azionarie superiore ai 40 milioni di TEU nel 2023. Mentre alcuni dei GTO di dimensioni minori hanno chiaramente manifestato l’intenzione di espandere i propri portafogli, le opportunità di colmare il divario di 30 milioni di TEU che li separa da questo gruppo di testa rimangono estremamente limitate.”

La leadership nel mercato globale da parte dei principali GTO ha continuato a rafforzarsi nel 2023:

  • PSA International ha mantenuto il primo posto nelle classifiche con un traffico rettificato di 62,6 milioni di TEU nel 2023, segnando un incremento del 4,6% rispetto al 2022.
  • China Merchants è salita al secondo posto con un traffico rettificato di 55 milioni di TEU.
  • MSC Group ha registrato la crescita più vigorosa, con un incremento superiore al 10% del traffico rettificato, grazie all’acquisizione di Bolloré Africa Logistics nel dicembre 2022.
  • Adani, il più elevato tra i nuovi entrati, si è assicurato la tredicesima posizione con un traffico rettificato di 6,5 milioni di TEU, posizione destinata a migliorare ulteriormente grazie alla forte crescita del mercato indiano e agli sviluppi internazionali.
  • Drewry prevede inoltre che AD Ports e Hapag-Lloyd miglioreranno le proprie posizioni nel 2024, quando si rifletterà l’impatto a pieno anno delle acquisizioni effettuate nel 2023.

Il tasso di crescita annuale del traffico rettificato dei 21 GTO è stato del 2,3% nel 2023, significativamente superiore all’incremento dello 0,3% registrato nel traffico portuale globale.

Tuttavia, i ricavi degli operatori terminalistici hanno mostrato un andamento contrastante, con la normalizzazione delle entrate derivanti dall’immagazzinamento legato alla congestione, che è tornata ai livelli pre-Covid, riducendo così l’impatto positivo degli aumenti tariffari legati all’inflazione. L’indice Drewry Global Container Terminal Revenue ha iniziato a risalire nell’ultimo trimestre dell’anno, trainato da una robusta domanda proveniente dagli Stati Uniti, con un’accelerazione della tendenza positiva nel primo trimestre del 2024, in seguito all’effetto a catena della crisi del Mar Rosso, che ha nuovamente aumentato le entrate da immagazzinamento legato alla congestione.

Hadland ha aggiunto che, sebbene la congestione stia iniziando a diminuire, il recupero della domanda dei consumatori nei mercati prevalentemente importatori continuerà a sostenere i ricavi medi riportati dai GTO inclusi nell’indice.

Il totale degli investimenti in conto capitale (capex) degli operatori terminalistici campionati è stato di 5,5 miliardi di dollari nel 2023, con una crescita del 9% su base annua, segnando il terzo aumento annuale consecutivo dal 2020. Progetti significativi di espansione organica della capacità e sforzi di modernizzazione delle attrezzature terminalistiche hanno spinto cinque dei GTO a investire oltre 500 milioni di dollari ciascuno, con DPW e PSA che hanno superato il miliardo di dollari di capex.

Infine, Drewry ha rilevato che tutte tranne una delle 21 aziende presenti nelle classifiche globali degli operatori hanno pubblicato un impegno a raggiungere la neutralità carbonica. Sebbene la maggior parte delle aziende miri a raggiungere questo obiettivo entro il 2050, Adani e A.P. Moller-Maersk (società madre di APM Terminals) si sono prefissate il 2040 come target, mentre Hapag-Lloyd ha fissato il 2045. In contrasto, China Cosco Shipping e China Merchants Port Holdings hanno fissato un obiettivo al 2060, allineandosi con il piano del governo cinese.