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Le arnie del progetto Bee Korian in quattro Residenze per Anziani

Al via il progetto Diamo una casa alle api di WWF e Intesa Sanpaolo per sostenere la salvaguardia degli impollinatori, indispensabili per la vita sulla Terra

Bee Korian, che proseguirà fino a ottobre, anche in base alle condizioni metereologiche – si struttura in momenti diversi: scoprili tutti

In occasione della Giornata internazionale per la Biodiversità, il Gruppo Korian, società benefit, leader nei servizi dalla prevenzione alla cura, in collaborazione con ApicolturaUrbana.it, ha lanciato la terza edizione di Bee Korian, il primo progetto che promuove il benessere dell’anziano e il confronto intergenerazionale grazie alle api. Alcune arnie sono state installate in quattro RSA: in Lazio, a Villa Sacra Famiglia di Roma e a Villa Carla  ad Aprilia (LT), in Piemonte, all’RSA Mazzarello di Torino e in Veneto all’Istituto Padre Pio di Tarzo (TV).

L’iniziativa nasce dal desiderio di tutelare le api, insetti fondamentali nel nostro ecosistema, non solo perché si occupano dell’impollinazione, ma anche perché, essendo sensibili alle modificazioni ambientali, fungono da bioindicatori, segnalando, attraverso il loro comportamento e stato di salute, le condizioni dell’ambiente circostante. Per questo, ogni struttura coinvolta nel progetto ha installato due arnie, in grado di accogliere circa 120.000 api. Il progetto ha un duplice valore: da un lato rappresenta una tutela reale alla biodiversità, creando uno spazio per le api dove prima non c’era e generando una grande opportunità di sensibilizzazione, e dall’altro rappresenta un’occasione alternativa ed emozionante per gli ospiti delle strutture e per le scuole di quartiere, che saranno coinvolte in iniziative educational sul mondo delle api e della tutela dell’ambiente. Grazie alle due precedenti edizioni, infatti, si è osservato come le arnie delle api siano diventate un vero e proprio riferimento per i residenti delle strutture, che si recano spesso durante la giornata presso le postazioni, per accertarsi delle condizioni delle api. Un piccolo gesto che emoziona e che può cambiare la giornata a molti.

Bee Korian, che proseguirà fino a ottobre, anche in base alle condizioni metereologiche – si struttura in momenti diversi. Inizialmente gli ospiti saranno invitati a partecipare a sedute didattiche a distanza di sicurezza per conoscere meglio le api e il loro mondo. A fine stagione ci sarà una piccola produzione di miele, che verrà anche studiata per individuare, attraverso i pollini, quali fiori hanno visitato le api. Un aspetto molto interessante che consentirà anche di stimare, in base alla tipologia e alla percentuale di piante visitate, il livello di CO2 abbattuta con il progetto. Secondo le analisi commissionate da Apicoluturaurbana.it al CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, dall’edizione 2023 – a livello nazionale – è emerso che 480.000 api hanno visitato 54.118 piante, 240.000.000 fiori e 195.857 tra alberi e colture al giorno: l’attività delle api e la loro presenza hanno permesso di abbattere 1.357.523 kg di CO2, equivalente al traffico annuale di 761 auto.

A conclusione di Bee Korian, in autunno, i ragazzi delle scuole di quartiere saranno inoltre coinvolti in un concorso che prevede la realizzazione dell’etichetta delle confezioni del miele: un’attività a cui potranno partecipare anche gli ospiti delle strutture, per un ulteriore confronto dinamico e costruttivo tra generazioni.

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