Boccia-gate: la Corte dei Conti punta il ministro Sangiuliano


La Corte dei Conti punta il caso Sangiuliano: “Così potrò chiarire tutto, non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del ministero per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia”

sangiuliano

Lo scandalo-soap Sangiuliano-Boccia potrebbe finire davanti alla Corte dei Conti. E il ministro della Cultura apprende la notizia quasi con sollievo. Si dice “lieto che la Corte stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda. In tal modo avrò la possibilità di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia”.

L’esposto di Bonelli

Ho consegnato al posto di polizia di Montecitorio un esposto che riguarda la vicenda Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Ieri ho visto e ascoltato l’imbarazzante intervista di Sangiuliano il quale non deve chiedere scusa né a Giorgia Meloni né a sua moglie, deve chiedere scusa agli italiani perché accreditare la dottoressa Boccia, che non aveva nessun ruolo, al ministero utilizzando mezzi e servizi dello Stato, portandola ospite di organizzazioni di enti locali e facendo sì che questa dottoressa venisse a conoscenza di atti riservati di pubbliche amministrazioni e dello Stato, è un fatto di una gravità inaudita. Siccome la premier Meloni difende l’indifendibile ancora una volta non rimane che rivolgermi all’autorità giudiziaria“. Lo dice ai cronisti Angelo Bonelli (Avs), prima di depositare la denuncia.

L’esposto, spiega il parlamentare di opposizione, “riguarda gli articoli 314 bis e 326 del Codice penale, distrazione per peculato e rivelazione del segreto di ufficio”.
Sangiuliano dovrà riferire anche alla Camera? Bonelli risponde: “Se io fossi stato il ministro avrei chiamato il presidente della Camera per chiedere di riferire urgentemente in Aula. Ma l’Italia non è un Paese normale. In altri Paesi ci si dimette se copi tesi di laurea, qui addirittura passi per vittima chiedendo scusa a moglie e Giorgia Meloni invece di chiedere scusa agli italiani perché la figura che stiamo facendo è drammatica e pessima“.
Nell’esposto sono allegate, tra l’ altro, post e storie con i video e le mail pubblicate sui social da Maria Rosaria Boccia.